Investimenti e infrastrutture l’Italia rimane ancora in coda
LONDRA – Una nuova relazione senza precedenti stilata dal Global Infrastructure Hub (GI Hub) del G20 delinea le esigenze di investimento nelle infrastrutture per cinquanta paesi e sette settori a livello globale e individuale.
La relazione dal titolo Global Infrastructure Outlook rivela che il costo relativo alla fornitura di infrastrutture a sostegno della crescita economica globale e volto a colmare il divario infrastrutturale potrebbe raggiungere una cifra di 94 bilioni di dollari entro il 2040, a questa somma si aggiungono 3,5 bilioni di dollari necessari a soddisfare gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) delle Nazioni Unite, per rendere accessibili acqua potabile ed elettricità in tutto il mondo entro il 2030, per un totale di 97 trilioni di dollari.
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Outlook, al quale è possibile accedere tramite uno strumento online, rivela inoltre che 18 trilioni di dollari, 19% circa dell’importo sopra citato, non saranno finanziati qualora le attuali tendenze di spesa non dovessero arrestarsi.
Al fine di soddisfare le richieste di una popolazione globale in forte aumento, ogni anno sarà necessario investire 3,7 bilioni di dollari in infrastrutture, una cifra pari al PIL totale annuo della Germania, la quarta maggiore potenza economica al mondo. Inoltre, per soddisfare gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile, la previsione relativa alle esigenze di investimento aumenterà di altri 236 trilioni di dollari all’anno entro il 2030, data per cui è fissato il raggiungimento degli obiettivi.
Non si tratta di una sfida considerevole solo per i Paesi emergenti che necessitano della creazione di nuove infrastrutture, ma anche per le nazioni avanzate e dotate di impianti datati che devono essere sostituiti.
Con 3,8 trilioni di dollari saranno gli Stati Uniti a presentare il maggiore divario nella spesa riservata alle infrastrutture, mentre è in Cina che la domanda raggiungerà l’apice arrivando a toccare i 28 trilioni di dollari, una percentuale pari al 30% delle esigenze di investimento nelle infrastrutture a livello globale.
Il massimo risultato degli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite dipende dalla disponibilità di infrastrutture di qualità. Secondo le attuali tendenze, gli investimenti non saranno sufficienti a soddisfare gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile per acqua ed elettricità entro il 2030.
Sulla base delle tendenze attuali, si prevede che l’Italia soddisferà solo il 77% delle esigenze di investimento previste, richiedendo una quota annuale supplementare di 15 miliardi di dollari per rispondere alle proprie necessità infrastrutturali entro il 2040.
Nonostante l’elevato livello di investimenti nelle ferrovie italiane registrato negli ultimi anni con l’espansione della rete ad alta velocità, la valutazione del Forum economico internazionale relativa alla qualità continua ad attestarsi al di sotto di quella di altre floride economie europee, aumentando pertanto l’esigenza di investimenti.
La relazione di Outlook sottolinea l’opportunità di far accrescere gli investimenti e di raggiungere misure di qualità più elevate. Mediante questi due effetti, l’Italia si troverebbe in una posizione rafforzata per soddisfare le proprie esigenze di investimento, in particolare nel settore ferroviario e portuale.
Outlook rivela inoltre che:
– Entro il 2040 la popolazione globale aumenterà di circa due miliardi di persone, una crescita pari al 25%. Il mancato arresto del movimento migratorio dalle aree rurali alle aree urbane comporterà un aumento del 46% della popolazione urbana e, di conseguenza, una domanda significativa per il sostegno delle infrastrutture.
– Le maggiori esigenze infrastrutturali si registreranno in Asia, dove saranno richiesti 52 trilioni di dollari per soddisfare la domanda entro il 2040.
– Raggiungere gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite per la fornitura di elettricità e di acqua pulita richiederà 3,5 trilioni di dollari in più rispetto alla cifra attualmente necessaria a colmare i divari negli investimenti infrastrutturali.
– Per colmare il divario negli investimenti a livello globale sarà necessario aumentare ogni anno gli investimenti nelle infrastrutture dall’attuale 3% del PIL globale al 3,5%, mentre per raggiungere gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile sarà necessario incrementare ulteriormente tale valore fino a raggiungere una percentuale del 3,7% entro il 2030.
– Le spese maggiori interesseranno i settori delle infrastrutture stradali ed elettriche a causa dell’aumento della popolazione globale nelle aree urbane.
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