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È risorta la Luna Rossa

Nella foto: Il defender neozelandese in una delle versioni in prova.

CAGLIARI – È una sfida che mette in primo piano in campo mondiale la tecnologia italiana ma anche e specialmente le tradizioni del nostro Paese in campo nautico, con importanti ricadute su tutto il comparto del mare. «Per troppo tempo la vela in Italia è stata emarginata – ha detto alla presentazione della nuova imbarcazione “Luna Rossa” Patrizio Bertelli – vogliamo renderla uno sport compreso dal pubblico: dunque spiegare i suoi contenuti che sono puliti e forti, il rapporto con il mare ci aiuta. Con le sfide precedenti siamo riusciti a sdoganare la bravura dei velisti italiani, che ora fanno parte di un sacco di team vincenti, dove prima erano solo anglosassoni, adesso vogliamo vincere questa nuova sfida. Trovare il contatto con il grande pubblico». La presentazione di “Luna Rossa” per la sfida che si terra in Nuova Zelanda ad Aukland nel 2021 è avvenuta a Cagliari, che è base per la sfida stessa. Bertelli, che come nelle precedenti sfide di “Luna Rossa” è lo sfidante ufficiale per l’Italia, ha ricordato anche questa prima barca non sarà certo la definitiva: sono previste varie versioni, tra le quali sarà poi scelta la vera sfidante.

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Nella prossima edizione saranno utilizzate delle barche nuovissime, monoscafi di circa 22 metri ma foiling, ovvero che si alzano sull’acqua su apposite appendici (alette). La formula è voluta soprattutto dai vincitori neozelandesi, che si sentono “maghi del foiling” e non hanno ascoltato le numerose richieste che arrivavano dal mondo velico per tornare a una vela più vicina alla pratica corrente. Il mondo si è diviso tra i fautori della tecnologia come forma simbolica con il suo contenuto di immagine e velocità, anche rivoluzione e lo sport dei muscoli e delle facce abbronzate, più vicino alla purezza dello sforzo olimpico. Hanno vinto le simulazioni al computer, che sulla carta potrebbero consentire ai neozelandesi di trattenere la Coppa a Auckland.

Novità nella composizione della squadra, accanto ai velisti esperti che sono la spina dorsale del team, oltre allo skipper veterano Max Sirena ci saranno Vasco Vascotto, Francesco “Checco” Bruni e James Spithill, Gilberto Nobili, Shannon Falcone (più volte vincitore della Coppa, figlio del livornese Carlo Falcone oggi console d’Italia ad Antigua) una buona dose di giovani della “new generation”, con poca esperienza mondiale ma tanto talento. E specialmente con il dono della voglia di sfida.

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Pubblicato il
4 Maggio 2019

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