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Infrazione noleggio: per UCINA bene il testo in Legge di Bilancio

Saverio Cecchi

ROMA – UCINA ha commentato la chiusura al Senato della discussione della Legge di Bilancio, il cui testo, inviato alla Camera, non dovrebbe aver subito modifiche per consentire l’approvazione.

Il comma 725 dell’art. 1 – sottolinea UCINA – contiene la norma richiesta dalla Commissione UE per chiudere la procedura di infrazione sul noleggio a breve termine. Vi si legge:

“725. Per prevenire casi di doppia imposi-zione, di non imposizione o di distorsione di concorrenza ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, il luogo della prestazione dei ser-vizi di cui all’articolo 7-quater, comma 1, lettera e), del decreto del presidente della Repubblica 26 ottobre 1972 n. 633, di im-barcazioni da diporto si considera al di fuori della Unione europea qualora attraverso ade-guati mezzi di prova sia dimostrata l’effet-tiva utilizzazione e l’effettiva fruizione del servizio al di fuori dell’Unione Europea. Con provvedimento dell’Agenzia delle en-trate, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono individuati le modalità e i mezzi idonei a dimostrare l’effettiva fruizione e l’effettivo utilizzo del servizio al di fuori dell’Unione Europea”.

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Il successivo comma 726 chiarisce che la nuova normativa si applica a partire dal primo aprile 2020:

“726. Il comma 725 si applica alle opera-zioni effettuate a partire dal 1° aprile 2020.”

“Siamo molto soddisfatti per la soluzione individuata che ci avvicina alla chiusura della procedura di infrazione” – commenta il presidente di UCINA Confindustria Nautica, Saverio Cecchi – “ringrazio per questo il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, e tutto il Dipartimento Finanze, dal DG ai Funzionari per il grande lavoro di concertazione svolto con UCINA Confindustria Nautica”.

UCINA Confindustria Nautica attende di essere convocata anche dall’Agenzia delle Entrate perché, in sede di regolamentazione amministrativa, possa proseguire quel rapporto di fattiva collaborazione con l’Associazione nazionale di categoria che ha caratterizzato la fase legislativa.

Non si è invece riusciti a far entrare nella Legge di Bilancio la soluzione per il contenzioso dei porti turistici con lo Stato, contro l’applicazione retroattiva dell’aumento dei canoni demaniali, dichiarato non perseguibile dalla stessa Corte Costituzionale. “Apprendo con altrettanta soddisfazione” – prosegue Cecchi “delle iniziative messe in campo dalla ministra Paola De Micheli – che ringrazio per la sua sensibilità – affinché, in collaborazione con il MEF, si riesca a concludere la vicenda già nel prossimo provvedimento Milleproroghe”.

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Pubblicato il
28 Dicembre 2019

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