Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Cino Ricci ai velisti: “Restatevene a casa!”

Cino Ricci

RAVENNA – Per tanti che hanno passato gli “anta” Cino Ricci è rimasto il mito della prima Coppa America disputata dagli italiani, con “Azzurra”. Oggi dalla sua Ravenna dove è stato contattato da “Saily.it” si unisce al coro delle personalità che invitano a starsene in casa finché sarà passata la tempesta del Covid. “Sulle barche da lavoro e da pesca – ricorda – quando arrivava la tempesta ci si chiudeva dentro, si accendeva la lucina al santo protettore, e si aspettava…” E poi cita Garibaldi: “Nell’emergenza, obbedisco!”

[hidepost]

Specialmente sul web, molti appassionati di vela o di pesca sportiva si chiedono ancora oggi perché non si può uscire in barca, anche da soli, per farsi qualche ora di relax in mare. Dove – sottolineano – il Covid non dovrebbe raggiungerli a nuoto. Il problema è che per arrivare alla barca bisogna uscire di casa e andare all’ormeggio: il che è considerato spostamento non essenziale e quindi non consentito. Ma il decreto Conte di sabato scorso non ha consentito di fare attività fisica? Sì: ma vicino a casa: e a meno che uno non abiti in barca – con tanto di residenza o almeno di domicilio certificato – non c’è niente da fare.

È un sacrificio, si sa. Ma in tempi di Covid che impazza a tradimento, meglio fare come Garibaldi. O come andava di moda in altri tempi, anche se poi non servì a molto: credere, obbedire, combattere.

[/hidepost]

Pubblicato il
25 Marzo 2020

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio