Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

La più importante copertura radar a tutela delle Aree Marine Protette

Nella foto: Un’immagine primaverile dell’Area Marina Protetta della Meloria.

LERICI – Gli sversamenti di sostante nocive, dovuti a incidenti marittimi o a manutenzione e ingrandimento di aree portuali adiacenti, sono tra i principali fattori di rischio per le Aree Marine Protette (AMP). Individuare e promuovere linee di indirizzo in grado di conciliare la loro conservazione con lo sviluppo delle attività portuali transfrontaliere è il principale obiettivo del progetto IMPACT – Impatto Portuale su Aree Marine Protette.

Inserito nell’ambito del Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, IMPACT cerca di tutelare le AMP attraverso un’approccio innovativo, multidisciplinare e ad alto contenuto tecnologico.

[hidepost]

Gli studi e le sperimentazioni sono realizzati nelle Aree Marine Protette di Secche della Meloria, Cinque Terre, Port-Cros e Porquerolles e del Parco Marino Cap Corso e degli Agriati, e nei porti di Livorno, La Spezia, Tolone e Bastia, situati nelle loro immediate vicinanze.

*

Poiché le correnti marine possono causare la rapida dispersione delle sostanze inquinanti dal luogo di sversamento, determinarne in modo puntuale l’andamento è condizione essenziale per ridurre al minimo il potenziale impatto sull’ambiente. La loro precisa identificazione è utile quindi per prevedere le possibili interazioni tra le attività portuali e le Aree Marine Protette e fornire indicazioni per la loro migliore gestione.

In questo contesto si inserisce l’adozione dei radar ad alta frequenza (HF), strumenti di telerilevamento per la raccolta automatica di dati, che mettono a disposizione informazioni aggiornate sullo stato del mare e delle correnti.

Grazie al progetto IMPACT è aumentato il numero di stazioni radar operative sulle coste dell’area transfrontaliera e si è dato vita a un sistema coordinato di monitoraggio lungo 200 km di costa, con postazioni in zone strategiche per la presenza di porti e AMP, in aree comprese tra Toscana, Liguria e nella regione del Sud PACA in Francia.

Il progetto IMPACT, che ha capitalizzato gli investimenti avviati con i progetti RITMARE, MOMAR e SICOMAR, pone oggi le basi per un’ulteriore espansione della rete radar nel Mediterraneo Nord-Occidentale.

L’obiettivo è arrivare, attraverso l’azione coordinata con i progetti SICOMAR PLUS e SINAPSI, facenti parte dello stesso programma, a ottenere la più estesa copertura radar HF di un’area marina in Europa.

Drifter, modelli idrodinamici e campionamenti biologici: le altre azioni di IMPACT. Le informazioni dirette sulle correnti marine, determinanti nel trasporto per esempio di contaminanti chimici tra i porti e le AMP, sono ottenute anche grazie all’impiego di drifter, boe flottanti che si muovono sulla spinta dalle correnti superficiali e la cui posizione viene tele-rilevata via satellite.

Il progetto IMPACT ha finanziato l’acquisto di decine di drifter e ha sostenuto l’organizzazione e l’esecuzione di campagne oceanografiche per il loro rilascio e tracciamento nell’area marina transfrontaliera.

IMPACT promuove anche un approccio di studio innovativo, basato su modelli idrodinamici per l’elaborazione congiunta delle informazioni raccolte da radar HF e drifter, e finalizzato a migliorare l’accuratezza delle previsioni sulle modalità di dispersione delle sostanze e massimizzare l’efficacia degli interventi. Le previsioni di dispersione vengono confrontate con i risultati dei campionamenti di contaminanti chimici, anch’essi previsti tra le attività di progetto, su sedimenti e organismi marini.

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Maggio 2020

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio