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Torna la vela “rotativa”

Nella foto: Uno dei modelli del sito.

VALENCIA – L’idea non è nuova, e la ritroviamo anche su progetti più importanti degli anni passati: istallare sulle moderne unità navali destinate a lunghe navigazioni, speciali “cilindri velici” verticali che grazie a un principio fisico ben conosciuto auto contribuiscono a dare una spinta in avanti allo scafo. Prima ancora che imperasse il diktat di ridurre l’inquinamento, furono varati modelli e anche un scafi naviganti dotate di uno o più cilindri, con buoni risultati. Realizzata dalla Bound4Blue, la vela è poco meno di 20 metri di altezza ed è stata istallata sulla nave spagnola “La Naumon”, con il programma di ridurre del 40% i consumi e quindi l’inquinamento.

Sul sito della Bound4Blue spagnolo si trovano molte informazioni sul sistema velico in questione, comprese le foto di navi con una, due o anche tre vele cilindriche. Il sistema, viene spiegato, funziona in particolare dove i venti sono costanti e di una certa intensità, ma il controllo computerizzato assicura prestazioni valide anche in condizioni meno favorevoli. In compenso, dicono i critici, la vela verticale si conferma abbastanza critica in caso di mare molto mosso, quando le sue prestazioni diminuiscono e l’oscillazione con i duri colpi domare può metterne a rischio la stabilità.

Pubblicato il
8 Gennaio 2022
Ultima modifica
11 Gennaio 2022 - ora: 11:14

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