Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Tankoa vende un altro 52 metri

GENOVA – Il cantiere navale genovese Tankoa, presieduto dall’ex ad della Benetti Vincenzo Poerio, ha siglato un nuovo contratto per un megayacht di 52 metri. Il progetto, totalmente custom, è sviluppato su una nuova piattaforma e basato sulle precise richieste dei suoi armatori canadesi, introdotti da Albert McIlroy di Optimusnavis che seguirà la costruzione come owners representative.

Questo nuovo yacht – riferisce Daily Nautica – è stato progettato in collaborazione con un partner prestigioso come lo studio Vitruvius Yachts Ltd guidato dal designer Philippe Briand, che si è occupato sia del design degli esterni che dell’architettura navale, mentre gli interni sono firmati dallo studio FM Architettura di Ancona. Nonostante i suoi 52 metri di lunghezza, lo yacht rimane sotto le 500 GT e si caratterizza per un notevole sviluppo degli spazi interni, finemente decorati e studiati fino al più piccolo dettaglio.

“Il progetto – spiega Claudio Corvino, sales manager di Tankoa – è stato sviluppato nell’arco di oltre un anno ed una volta scelto Tankoa come cantiere, è stato un piacere collaborare con gli armatori per definire gli ultimi dettagli di quella che sarà sicuramente una collaborazione proficua, piacevole e vincente“.

Durante la progettazione si è prestata molta attenzione sia allo sviluppo della carena che al contenimento dei pesi, in modo da ottenere uno yacht estremamente efficiente e dai consumi ridotti. Quest’ultimo aspetto è ulteriormente enfatizzato dalla propulsione ibrida di questo nuovo yacht Tankoa, completa di batterie e sviluppata insieme a Siemens.

Tankoa si conferma ancora una volta – conclude la nota – come meta prescelta per chi intende costruire uno yacht full custom, anche entro le 500GT. Il Vitruvius Yachts 52 sarà costruito interamente in alluminio e verrà consegnato nella primavera del 2025. 

Pubblicato il
13 Aprile 2022
Ultima modifica
15 Aprile 2022 - ora: 12:30

Potrebbe interessarti

Proposta dal Bureau Veritas Italia come strumento di garanzia

“Safe container”, una certificazione

Per ridurre i costi della sinistrosità, 6 miliardi di dollari all’anno, l’attestato di sicurezza - Ogni 5 anni i controlli sui Teu dry e ogni 2,5 anni, per quelli cisterna per merci pericolose

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio