Raffineria: Livorno s’interroga
LIVORNO – Il Mise non ha risposto alle richieste di chiarimento sul futuro della Raffineria Eni. Così c’è stato un nuovo incontro tra il sindaco di Livorno Luca Salvetti, quello di Collesalvetti Adelio Antolini e i sindacati Fiom CGIL, Fim CISL, Uilm UIL.
Le organizzazioni sindacali che rappresentano gran parte dei lavoratori dell’indotto Eni hanno fatto presente l’urgenza di intervenire nei confronti del Ministero dello Sviluppo Economico e di Eni per avere certezze sulle prospettive dello stabilimento di Stagno.
Non sussisterebbero elementi di preoccupazione immediata, ma permane l’incertezza sul futuro dello stabilimento, stante la chiusura della linea carburante. Incertezza che si riverbera in maniera particolare sui lavoratori dell’indotto.
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Salvetti e Antolini e l’assessore Gianfranco Simoncini hanno rappresentato il lavoro svolto in queste settimane, ricordando di essersi attivati più volte nei confronti del Ministero per chiedere una riconvocazione al Mise sulle prospettive della Raffineria. Richieste che ad oggi non hanno ricevuto risposta. Si chiedono certezze sul futuro dello stabilimento, con particolare riguardo ai tempi di realizzazione della Bioraffineria di cui Eni ha parlato ed al destino occupazionale di tutti i lavoratori diretti ed indiretti.
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