Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Assonautica: una stangata solo dannosa

ROMA – Anche l’Assonautica delle Camere di Commercio ha preso posizione nei giorni scorsi sulla parte nautica della manovra “Salva Italia” del governo Monti. In un documento firmato dal presidente nazionale Gianfranco Pontel si rileva che la nautica è stata colpita “con criteri che appaiono ai nostri esperti come discutibili sull’equità e cervellotico-burocratici sull’applicazione”.

[hidepost]

Per di più – afferma l’Assonautica – “la manovra colpirà ancora più duramente tutto il comparto della cantieristica, dei porti ed approdi; e specialmente rischia di dare una pesante mazzata all’economia turistica sui nostri ottomila chilometri di coste”.

L’Assonautica italiana – ha scritto ancora Pontel – ha voluto attendere il chiarirsi delle metodologie di applicazione della manovra prima di intervenire, nella speranza che i preannunciati “correttivi & aggiustamenti” fornissero un quadro certo. “Purtroppo sulla tassa di stazionamento gli interventi successivi alla prima bozza del governo sembrano essere stati tout court peggiorativi, concepiti unicamente nella speranza – non si sa quanto realistica – di far cassa. In questa chiave va letta specialmente l’abolizione dei coefficienti di vetustà, in primo tempo previsti, che peraltro già esistevano nella precedente tassa di stazionamento e sono previsti in quasi tutti i paesi marittimi. E in questa chiave va letto anche il ripensamento dall’esenzione dalla tassa – un’esenzione che inizialmente era prevista, anche solo per le imbarcazioni sotto i 12 metri – dei residenti sulle piccole isole e sulla laguna di Venezia”.

L’Assonautica è consapevole che “a fronte dei pesanti sacrifici chiesti a tutti gli italiani anche su beni primari come le abitazioni e su fonti di sostentamento essenziali come pensioni e salari, il carico fiscale riproposto sulle imbarcazioni da diporto possa apparire come un intervento di equità peraltro simbolico, visto il suo scarso contributo diretto alle entrate.

Ma l’Assonautica non può esimersi dal sottolineare – continua la nota – come il provvedimento rischi di innescare la tanto paventata “macelleria sociale” sull’intera filiera del lavoro sui cantieri, sui porti e sulle strutture turistiche, allontanando migliaia di barche dalle nostre coste a tutto vantaggio dei paesi dirimpettai.

I quali, pur anch’essi in una crisi internazionale analoga a quella italiana – conclude il documento – si sono ben guardati da provvedimenti che allontanino le barche; barche che portano alla loro economia risorse ingenti, sia economiche sia culturali e tecnologiche”.

[/hidepost]

Pubblicato il
21 Dicembre 2011

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio