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Dall’Austria, nuovo ukase anti TIR

Thomas Baumgartner

ROMA – L’Austria ha recentemente chiesto all’Italia di aumentare la propria quota del traffico merci trasferite su ferrovia verso il proprio Paese, quota che attualmente si attesta al 26% del volume totale.

I dati relativi al 2021 pubblicati da Statistik Austria, l’organo ufficiale del governo austriaco a Vienna, evidenziano però che il traffico interno austriaco delle merci trasferito su ferrovia è pari solamente al 6,9% del totale.

🗣️ “Invece di chiedere sforzi ai paesi confinanti, l’Austria farebbe bene a guardare in casa propria. Una quota di traffico ferroviario del solo 6,9% è sotto la media europea e andrebbe aumentata” – risponde 👤 Thomas Baumgartner, delegato per le questioni del Brennero di ANITA, alle comunicazioni dell’assessore ai trasporti della regione del Tirolo, che aveva recentemente affermato che in Austria il 30% di tutte le merci viaggiano su rotaia.

Mentre per il traffico in transito l’Austria impone aspre limitazioni al traffico, queste non valgono per il traffico locale né per quello con partenza o destinazione in Tirolo. 🗣️ “È una discriminazione non più tollerabile e bene ha fatto il ministro Salvini a fare ricorso alla Corte di Giustizia europea” – ha aggiunto Baumgartner – “Tutti i trasportatori sono pronti a trasferire più merce possibile alla ferrovia, ma attualmente non ci sono più tracce disponibili e i terminali ferroviari per il trasbordo sono saturi.

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🗣️ Per evitare i continui incolonnamenti sull’autostrada del Brennero, incrementare la sicurezza degli autisti in transito ed evitare costi inutili alle aziende di trasporto e all’export del Made in Italy, occorre eliminare urgentemente il divieto di circolazione e doppio pedaggio notturno. Questo consentirebbe sicuramente un traffico più fluido con minore impatto ambientale” conclude Baumgartner.

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Pubblicato il
25 Novembre 2023
Ultima modifica
27 Novembre 2023 - ora: 13:58

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