Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Yamaha acquista Torqeedo

MONACO di BAVIERA – Un salto epocale, che la dice lunga sulla marcia dei motori elettrici anche per le imbarcazioni. È notizia di questi giorni che Yamaha Motor mette a segno un importantissimo colpo acquisendo il produttore tedesco di motori elettrici Torqeedo. L’accordo con la società Deutz AG – proprietaria del marchio Torqeedo – porterà all’acquisizione da parte di Yamaha di tutte le azioni societarie del produttore di motori elettrici per la nautica, leader del segmento con oltre 100.000 unità prodotte dal 2005 ad oggi. Al momento i fuoribordo elettrici sono diffusi più che altro nelle acque interne ma stanno arrivando anche modelli specifici, e di potenze medio/gra nei, per il mare.

Tra i motori di Torqeedo più diffusi al momento c’è sicuramente il Travel, fuoribordo che nella sua ultima versione presentata al Mets di Amsterdam 2023 abbina ad un motore da 1.100 W di potenza (paragonabile ad un termico da 3 cv) ad una batteria da 1.080 Wh. Con un peso di 11,6 kg il Torqeedo Travel nel pacchetto Essential è adatto alla propulsione di tender, derive e piccole imbarcazioni fino a 1,5 tonnellate.

Da quasi 20 anni l’azienda, molto riconoscibile per il colore arancione dei suoi motori, è pioniera sia nella ricerca e sviluppo sia nella produzione in serie di motori marini elettrici. Oltre a detenere diversi brevetti nel campo dei motori elettrici fuoribordo ed entrobordo, delle eliche e dei sistemi elettrici. Con l’acquisizione, subordinata all’ottenimento delle autorizzazioni e dei permessi richiesti dalle normative vigenti, comprese le leggi sulla concorrenza, Yamaha Motor potrà offrire ai suoi clienti un ventaglio di opzioni, abbinando alla gamma classica di motori termici la gamma elettrica di Torqeedo.

Pubblicato il
24 Gennaio 2024

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora