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Venezia, un 2023 OK

Fulvio Lino Di Blasio

VENEZIA – Grazie alle ottime performance registrate nel corso del 2023 rispetto all’anno precedente dai prodotti siderurgici (2.162.210 tonnellate totali con un aumento del 35%), dai Ro/Ro (2.273.494 tonnellate totali con un aumento del 13%) e delle rinfuse solide (1.682.348 tonnellate totali con un aumento del 18.1% guidato dal settore cementifero) il porto di Venezia ottiene il miglior risultato nel settore commerciale mai raggiunto storicamente. Un record ottenuto nonostante la flessione del settore container (-3,5% in termini di tonnellate) ascrivibile per lo più al calo dei “Teu” vuoti (-9,6%) rispetto a quelli pieni. Un successo dunque che appare quasi miracoloso in tempi di guerre, blocco degli stretti e cali generalizzati dei trasporti marittimi: un successo da incamerare specie oggi che i tempi appaiono molto più duri e incerti.

Ottimi anche i risultati del traffico passeggeri, dopo l’avvio della nuova strategia crocieristica intrapreso a seguito del Decreto 103 del 2021 che ha azzerato il settore; dopo tre anni di attività commissariali il porto di Venezia registra 507.980 passeggeri con una crescita del 121% rispetto al 2022 di cui 447.027 in modalità “homeport”.

Tiene il porto di Chioggia registrando 747 mila tonnellate di merci movimentate mentre i crocieristi registrano un aumento del 221.4% contando 52.625 passeggeri nel corso del 2023.

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Dà i suoi frutti poi la valorizzazione della modalità ferroviaria per servire i terminal industriali portuali e offrire un’alternativa al trasporto su gomma o marittimo. Il traffico ferroviario ha infatti retto chiudendo il 2023 con valori equivalenti all’anno precedente: sono state movimentate, infatti, via ferro oltre 2 milioni di tonnellate, pari a 4.400 treni lavorati. Questo nonostante alcuni fattori esogeni abbiano avuto un certo peso sui volumi, come il conflitto russo-ucraino che ha indotto una drastica riduzione del traffico delle bramme che originava dal porto di Mariupol, o le chiusure temporanee dei valichi del Brennero e soprattutto di Tarvisio causate dai lavori avviati da RFI.

🗣️ “I dati di traffico del 2023 confermano almeno tre tendenze che ci confortano nelle scelte adottate per progettare il sistema portuale del futuro”, commenta 👤 Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’AdSPMAS. “Innanzitutto, emerge come gli investimenti effettuati e le attività intraprese in questi anni hanno garantito un pieno sostegno a settori in piena crescita. Le nuove concessioni a terminal commerciali nel settore della movimentazione del cemento, l’implementazione della modalità ferroviaria e i progetti commissariali hanno infatti dimostrato di produrre effetti positivi evidenti. Per quanto riguarda invece il settore industriale della chimica e del settore energetico, che trascinano al ribasso il risultato complessivo del 2023, stiamo assistendo a riposizionamenti strategici connessi per lo più a fenomeni globali esogeni che vedranno la propria stabilizzazione nel medio periodo. Infine, risulta lampante come il traffico ferroviario sia diventato elemento centrale per lo sviluppo del sistema portuale”. 

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Pubblicato il
14 Febbraio 2024

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