Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

“Tuscan Port Authorities” nasce associazione a tre

Lunedì prossimo la firma tra Livorno, Piombino e Marina di Carrara – Iniziative comuni per accentuare l’esistenza di un “sistema”- Il rapporto con la Regione

LIVORNO – Forse è solo una coincidenza: ma a pensar male, diceva un noto politico di lunghissimo corso, si farà anche peccato, però quasi sempre s’azzecca. E’ il caso dell’improvvisa accelerazione che sta subendo la concretizzazione di quella che fino ad oggi era più che altro una bandiera: la “Tuscany Port Authorities”, con la decisione di costituirsi in vera e propria associazione tra i tre porti interessati: Livorno, Piombino e Marina di Carrara. Dopo le … fughe in avanti dei liguri e dell’arco del nord Adriatico – si veda il commento qui sotto – anche i porti toscani sembrano essersi decisi a serrare le fila.

La firma del documento, con tanto di invito alla stampa a presenziare, si avrà lunedì prossimo 31 maggio alle 16 nella sede dell’Authority livornese in palazzo Rosciano. “Durante la cerimonia – dice l’invito ufficiale – saranno presentati dai presidenti delle tre Autorità Portuali la visione futura e gli elementi strategici di tale accordo, nonché le principali attività ed iniziative che saranno congiuntamente promosse”.

Fin qui gli annunci ufficiali. Sul “sistema” dei porti toscani ci sono state, da almeno due anni a questa parte numerosi interventi e tante dichiarazioni pubbliche, comprese quelle di uno dei più accesi sostenitori della sua necessità, l’allora assessore regionale Riccardo Conti. Poi però ne erano nati alcuni distinguo: sempre in particolare dalla Regione, si era detto e ribadito che mentre un “sistema” tra Livorno e Piombino poteva e doveva avere alla base tutta una serie di logiche considerazioni, il porto di Marina di Carrara sembrava più in sintonia con La Spezia e semmai con il “sistema” della bassa Liguria. Adesso Conti non è più assessore al ramo, anche se dicono che si occuperà in prima persona di logistica regionale. E quindi il suo messaggio sul “sistema” viene rilanciato, mentre evidentemente c’è stato un ripensamento e il porto di Carrara è stato adesso … recuperato alla Toscana.

Il che è positivo per una svariata serie di ragioni, la principale delle quali è che la massa critica di tre porti è certamente superiore a quella di due porti soli. Si tratta adesso di vedere quali saranno visione futura ed elementi strategici dell’associazione. Sperando che si tratti di cose concrete e non di una semplice etichetta per gestire in comune qualche partecipazione a mostre e saloni esteri. In questo caso la montagna partorirebbe solo un topolino, e non è davvero il momento, specie quando altri “sistemi” stanno dimostrando di fare terribilmente sul serio.

A.F.

Pubblicato il
29 Maggio 2010

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio