Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

A Venezia gara sul progetto nuovo scalo FS

VENEZIA – Nell’ambito del progetto dell’Autorità Portuale di Venezia per la riconversione dell’area industriale di Montefibre, è stato lanciato il bando di gara per l’esecuzione del Progetto Preliminare e Definitivo dello “Scalo – Stazione merci a servizio del terminal container previsto sull’isola della chimica e suo collegamento con la rete ferroviaria nazionale”.

[hidepost]

La progettazione è stata finanziata per il 50% dall’Unione Europea (1 milione e 250 mila euro), segno tangibile che anche l’Ue crede nel piano di riconversione delle aree dismesse con l’obiettivo di dotare l’Europa e il Nordest di una porta d’accesso privilegiata per le merci provenienti – o destinate – ai mercati esteri.

In particolare si tratterà di pianificare tutte le operazioni e le attività che verranno intraprese al fine di migliorare l’accessibilità del Porto di Venezia e le connessioni con le reti TEN-T, trasformando l’area in una nuova infrastruttura portuale e logistica a servizio del Nordest.

Si tratterà quindi di realizzare un sistema ferroviario connesso al nuovo terminal e al centro logistico, migliorando i collegamenti a mezzo ferrovia. È inoltre previsto che il progettista si occupi anche dell’indagine geologica/geotecnica, dell’analisi di rischio e dell’eventuale progetto di bonifica, nonchè dello studio di impatto ambientale.

“Esprimo la mia soddisfazione per il lancio del bando di gara” ha detto Paolo Costa presidente dell’Autorità Portuale di Venezia. “E’ la testimonianza che la strategia del Nuovo porto di Venezia sta proseguendo. L’intervento infrastrutturale oggetto del bando consentirà di bypassare il nodo ferroviario di Mestre e connettere il porto con la rete italiana ed europea”.

“Un intervento”, prosegue il presidente dell’Autorità Portuale, “che si aggiunge agli altri in corso cui l’Unione europea ha riservato un cofinanziamento; mi riferisco alla realizzazione di 7 binari (3 elettrificati) all’interno dell’isola portuale di Porto Marghera ed all’adattamento stradale e ferroviario al terminal delle Autostrade del Mare in fase di realizzazione in area Fusina”.

“Grazie a questi interventi, il Porto di Venezia”, conclude Paolo Costa, “si sta attrezzando oggi ad implementare l’accessibilità ferroviaria all’isola portuale risolvendo i problemi di collegamento ferroviario fra lo scalo e il resto del mondo”.
Il nuovo sistema ferroviario prevede di bypassare il nodo Venezia-Mestre e con la rete nazionale, in particolare sono previste connessioni con l’asse per l’alta velocità/capacità Milano-Venezia-Trieste mediante la Linea dei Bivi, con l’asse Venezia-Padova e Mestre-Fusina.

Il bando sarà scaricabile anche dal sito www.port.venice.it

[/hidepost]

Pubblicato il
20 Ottobre 2010

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio