LIVORNO – Avanti adagio, in ordine sparso. In carenza di interventi globali da parte dello Stato – e la Finanziaria al varo non prevede niente di particolarmente positivo – i porti italiani stanno registrando un record di convegni, dibattiti, protocolli. Un modo per sentirsi vivi, o solo la disperata riaffermazione di esigenze primarie che stentano tuttavia a trovare sponda?
E’ il caso del progetto di privatizzazione della società “Porto 2000” che a Livorno gestisce gli importanti business delle crociere e dei traghetti.
Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.