Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Autotrasporto contro le accise bloccati i terminal di La Spezia

E la protesta minaccia di estendersi a tutta la catena logistica – Anche le imprese contro il governo per le “tariffe minime” della nuova legge

LA SPEZIA – Tanto tuonò che piovve: ovvero, la grandinata di aumenti sulle accise dei carburanti ha colpito talmente duro l’autotrasporto che dopo riunioni di protesta, minacce, mobilitazione (vana) dei parlamentari amici, si è passati ai fatti.

[hidepost]

Lunedì la protesta sul campo è partita da La Spezia, dove gli autotrasportatori hanno bloccato per alcune ore i principali terminal containers, minacciando di estendere la serrata anche agli altri porti. Da rilevare che La Spezia è uno dei porti più ordinati e meno portati alle proteste clamorose: e inoltre che proprio La Spezia è il porto che ha la percentuale minore – in relazione agli altri scali italiani – di movimentazione merci su gomma e la più alta di trasporto su ferrovia. Ma La Spezia è anche un porto simbolo: e inoltre bloccando il varco degli Stagioni e l’autoparco di Santo Stefano Magra l’obiettivo degli autotrasportatori inferociti è stato raggiunto. I terminal hanno chiesto e ottenuto l’intervento della prefettura ma la situazione è rimasta tesa. E al momento in cui andiamo in macchina non è ancora chiaro se la protesta dell’autotrasporto per le accise si sia o no allargata anche ad altri scali e ad altri comparti della catena logistica.

Come sempre, l’autotrasporto in Italia si muove con grande determinazione nelle organizzazioni maggiori, ma si sfilaccia poi alla base per la grande quantità di “padroncini” che sono costretti a lavorare lo stesso e a non seguire le disposizioni sindacali perché sono sostanzialmente alla fame. Ed è quanto sembra si stia verificando anche in questo momento di estrema tensione, senza peraltro risolvere i problemi dei terminal, a loro volta in chiave di forte contestazione verso il governo per la reintroduzione delle “tariffe minime” che peraltro tornano a favorire la concorrenza comunitaria dell’est.

[/hidepost]

Pubblicato il
20 Luglio 2011

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio