Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

A Livorno interventi per la pesca

LIVORNO – Il Consiglio Provinciale, riunito a Palazzo Granducale, ha approvato all’unanimità le linee d’intervento per il settore della pesca marittima e l’acquacoltura.

[hidepost]

I finanziamenti disponibili per l’annualità 2011 ammontano a  338.405 euro, che comprendono  anche circa 87.000 euro di risorse aggiuntive assegnate dalla Regione. I finanziamenti  saranno suddivisi  fra le seguenti misure: porti di pesca (78.405 euro), pescaturismo (30.000 euro), ittiturismo (30.000 euro) e acquacoltura (200.000 euro). Altri 5.388 euro saranno destinati ad altro tipo di intervenenti.

“La decisone di riservare circa il 60% delle risorse all’acquacoltura – spiega l’assessore provinciale alla pesca, agricoltura e turismo Paolo Pacini – è stata presa di concerto con le associazioni di categoria  e gli altri soggetti pubblici e privati che partecipano al Tavolo Blu provinciale, in quanto vi sarebbero già diversi progetti in fase avanzata di cantierabilità per interventi strutturali sulla filiera”.

Nelle annualità 2009 e 2010 sono stati erogati complessivamente 608.527 euro e 554.924 euro di risorse, la quota più consistente delle quali è servita a finanziare i progetti di ammodernamento dei porti di pesca e quelli per l’acquacoltura.

Prossimamente saranno pubblicati i bandi per la presentazione dei progetti. L’obiettivo  è quello di proseguire nelle azioni intraprese in questi anni, volte al miglioramento delle strutture portuali dedicate e  all’adeguamento  delle imbarcazioni  e delle attrezzature per consentire l’accoglienza, nelle varie forme,  dei turisti. Di grande importanza, inoltre, sono gli interventi per l’ammodernamento e il miglioramento degli impianti di acquacoltura, soprattutto per quanto riguarda l’integrazione della filiera produttiva attraverso lo sviluppo, oltre che della fase di produzione, anche delle fasi di trasformazione e di commercializzazione del prodotto.

“Il leit motiv  – aggiunge Pacini – è quello della diversificazione, per far sì che un settore di grandi tradizioni, come quello della pesca, riesca a superare la fase di crisi e trovi nuovi stimoli anche in sinergia con altri settori economici, come quelli del turismo e dell’agricoltura, con i quali è possibile  trovare forme comuni di promozione”.

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Dicembre 2011

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio