Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Portuali alla scelta sul futuro

LIVORNO – Tra domani, giovedì 12, e la metà della prossima settimana, l’assemblea dei lavoratori portuali livornesi sarà chiamata a una delle scelte più impegnative dei suoi ultimi dieci anni: decidere le modalità della votazione per il rinnovo dei vertici entro domani e successivamente votare.

[hidepost]Non è facile capire dove stiano andando i portuali. Certo è che da un punto di vista storico, la Compagnia di Livorno è da anni un ircocervo, cioè a metà tra un residuo archeologico delle vecchie disposizioni corporative del fascismo (le compagnie nacquero allora, tanto che a lungo il dirigente si chiamava console) e una impresa moderna, che si pone in concorrenza sul mercato privato. Purtroppo, un insieme che ha utilizzato i vantaggi dell’una e dell’altra realtà accentuandone però spesso anche le contraddizioni.

Finché erano tempi di vacche grasse, l’ircocervo è sopravvissuto a se stesso: c’erano margini anche per digerire errori, prevaricazioni, scarsa professionalità e spirito – appunto – corporativo. Non sono mancati i tentativi di modernizzarsi, le iniziative per accentuare il carattere imprenditoriale, le intuizioni. Facile oggi attribuire al demiurgo Italo Piccini tutti i meriti e ai successori tutti i demeriti. Il fatto è che sono cambiate – anche radicalmente – le condizioni di operare, la portualità, lo shipping, il mondo economico, gli stessi criteri dell’economia. E certe iniziative che pure sembravano sulla carta vincenti – vedi il “Reefer” – sono maturate fuori tempo massimo per le difficoltà del credito e la frenata generale dei consumi.

Domani i portuali torneranno a dover fare delle scelte. Scelte definitive, scelte impegnative, scelte non più marginali e “scudate” dai margini fino a ieri esistenti. Noi speriamo che se la cavino. Perché sarebbe davvero una svolta storica – e una dura svolta occupazionale – che anche la Compagnia di Livorno, come tante altre, finisse nel tritacarne della crisi mondiale.

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
11 Luglio 2012

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio