La Porto 2000 inaugura sabato il punto crociere sull’alto fondale
Utilizzato l’ex magazzino Dole mentre i piazzali sono stati riassestati – Assicurata la presenza del presidente della Regione Rossi – Frecciate di Piccini a La Spezia: usa l’Arsenale militare a costo zero
LIVORNO – L’inaugurazione ci sarà alle 15 di sabato 9 novembre: e per chi mugugnava sottovoce per il “ponte” del week-end rovinato, alla Porto 2000 si sono stretti nelle spalle, unica “finestra” per avere all’inaugurazione il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.
E a Rossi ci tengono tutti, all’inaugurazione di quello che viene definito con un po’ (tanta) enfasi il nuovo terminal crociere del porto labronico.
[hidepost]Perché il rilancio dei servizi alle crociere Livorno lo sta facendo anche sotto il pungolo della Regione, che proprio non ci sta a farsi arrivare i turisti da La Spezia quando la “porta a mare” della Toscana è o dovrebbe essere Livorno. Rossi ha sculacciato i livornesi più d’una volta, sul porto e sui programmi locali. La nuova stazione crociere può essere una risposta “del fare”.
Nella conferenza stampa di presentazione dell’evento di oggi, tenutasi lunedì nella “vecchia” stazione crociere (e a qualcuno è venuto in mente di chiedersi a che serviranno mai quegli enormi locali sempre vuoti…) ha avuto una parte tecnica e una politica. Su quella tecnica il direttore della Porto 2000 Federica Matteucci ha spiegato come è stato trasformato un settore dell’ex magazzino Dole in terminal, con oltre 2.000 metri quadri di servizi all’interno e oltre 10 mila metri quadrati all’esterno, per la sosta ordinata (speriamo) di pullman, taxi e navette. All’interno ci saranno svariati “corner”, per dirla all’internazionale: quello della Regione Toscana, quello del brand della Costa Toscana Cruise, quello degli operatori, quello dei taxi, delle auto a nolo e anche un internet point. Ci saranno depositi dei bagagli, area relax e servizi igienici. All’esterno asfaltatura, ripulitura, segnaletica e – speriamo – un po’ di allestimento floreale, da benvenuto turistico. Siamo lontani dalla Fortezza Vecchia, che con un altro progetto dovrebbe essere utilizzata per i croceristi delle navi “vip”, ma un po’ di ammuina fa bene di sicuro anche sull’alto fondale, dove fino a ieri imperavano pozzanghere e polvere.
Nella parte politica, le musiche suonate sono state tante. Roberto Piccini, presidente della Porto 2000, ha detto che finalmente grazie agli ultimi impegni dell’Authority portuale, le navi da crociera hanno certezza di ormeggi e di servizi almeno sull’alto fondale, ma in prospettiva anche sulle altre banchine dove l’ordinanza dell’Authority ha stabilito la loro priorità d’accosto. Non siamo ancora all’optimum, ha riconosciuto Piccini, perché – per esempio – la banchina 75 che quest’anno ha ospitato ben 70 navi da crociera nel 2014 non sarà disponibile (ci andranno gli yachts sfrattati dal mediceo) ma un passo avanti c’è stato e i nuovi servizi all’alto fondale permetteranno di meglio presentarsi alle compagnie. Poi la frecciata al curaro contro La Spezia, accusata di utilizzare anche l’Arsenale della Marina per le sue navi a costo zero, mentre gli altri porti hanno spese notevoli anche solo per la security (un’azione comune a questo problema è stata aperta, come noto, sia dal porto livornese che da quello di Genova).
Roberto Nardi, presidente della Camera di Commercio, ha sottolineato l’esigenza di migliorare ancora i servizi, specie collegandosi funzionalmente all’aeroporto di Pisa per puntare alle crociere di testa. Gabriele Gargiulo, per l’Authority portuale (socio di maggioranza della Porto 2000 insieme alla Camera di Commercio, di minoranza) ha parlato di futura priorità delle crociere anche sul molo Italia, appena sarà dragato il lato nord, e della task force messa in atto con gli operatori per studiare formule di attrazione convincenti. Giorgio Kutufà, presidente della Provincia, ha spinto sulla necessità di integrazione del territorio perché le ricadute delle crociere non siano solo sulle città d’arte. Il sindaco Alessandro Cosimi ha chiuso in bellezza: almeno il problema più urgente delle crociere – ha detto – è stato “stabilizzato”, ma occorre passare dalla fase delle proposte ai fatti concreti. Con una condizione “sine qua non”: la città, nelle sue componenti istituzionali, e in senso più lato anche la Regione, non potrà essere tagliata fuori dalla Porto 2000 e dalle crociere con la privatizzazione – che deve esserci – della prima. Chi vuole intendere, intenda.
A.F.
[/hidepost]