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Luciano Guerrieri i tanti ex e la nuova sfida

PIOMBINO – Luciano Guerrieri rimane dunque come commissario alla guida dell’Autorità portuale: l’abbiamo annunciato nel numero di mercoledì scorso, rilevando peraltro come il ministro Lupi abbia firmato la conferma dopo due giorni di “vuoto di potere” nell’Authority del porto toscano, proprio nei tempi in cui si cerca di bruciare le tappe per i lavori legati al relitto della Concordia.
[hidepost]Guerrieri s’era già preso la responsabilità di istallare il cantiere dei lavori sia in attesa della decisione del ministro, sia dell’OK – poi arrivato il 24 – del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Pochi giorni guadagnati, ma sintomatici della volontà dell’ex presidente di non perdere nemmeno un giorno: perché la grande sfida è ai sei mesi di tempo concessi per essere pronti ad accogliere il relitto. Ed è una sfida assai atipica in un paese – l’intera Italia – dove tra gare, verifiche, vertici interistituzionali, conferenze di servizi – spesso occorrono anni per mettere realmente mano alle cose. Qui si tratta di realizzare in sei mesi la parte fondamentale di lavori da 100 milioni di euro per una banchina di 370 metri di lunghezza, un piazzale di riferimento di 80 mila metri quadrati e un canale di accesso alla suddetta banchina con fondale a 20 metri (o a 18 come qualcuno sembra aver ipotizzato). C’è ancora chi strilla che si tratta di una spesa enorme per lo Stato: ma non si tiene conto, evidentemente, che una parte significativa di questo finanziamento è da anni già stata stanziata ed è ferma nelle casse dello Stato (erano i soldi per la famosa bonifica di Bagnoli i cui fanghi dovevano andare appunto a Piombino).
La morale: indipendentemente dalla difficile soluzione della futura presidenza della Port Authority di Piombino – la famosa sentenza sul caso Massidda non sembra facilitare la corsa del sindaco Anselmi, per altro designato sia dalle istituzioni locali che dalla Regione Toscana – rimane alla guida del porto un Luciano Guerrieri che ha coperto degnamente due mandati, che è stato l’artefice di molte importanti realizzazioni sia a Piombino che all’Elba, e che è l’autore dell’intera “operazione Concordia”, con tempi e modi che ne stanno facendo una felice anomalia in campo nazionale. E’ indubbio che gli abbiano lasciato in mano una patata bollente, anzi rovente. Ma siamo (moderatamente) sicuri che se qualcuno potrà farcela sarà proprio Guerrieri: ex “saggio” di Assoporti, ex presidente-bis, ex commissario del porto per il primo mandato. Tanti ex sul suo curriculum: vediamo adesso se saprà fare il miracolo della ex Concordia.
A.F.

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Pubblicato il
1 Febbraio 2014

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