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Deragliamento di Andora difficoltà per FuoriMuro

La società genovese di trasporto costretta a percorsi alternativi attraverso la Svizzera – Pesanti oneri sul servizio

GENOVA – FuoriMuro – Servizi Portuali e Ferroviari S.r.l. ha espresso soddisfazione per l’avvio delle operazioni di rimozione del treno Intercity 660 Milano-Ventimiglia deragliato tra Andora e Cervo. La squadra di tecnici di RFI ha infatti completato la rimozione di tre dei quattro vagoni che componevano il convoglio.
“L’individuazione nel 14 marzo della data di ripristino della circolazione ferroviaria sulla tratta è una buona notizia. Ringraziamo Rete Ferroviaria Italiana, che ha saputo definire in maniera rapida il proprio piano di intervento e applicarlo sin qui nonostante le iniziali complicazioni causate dal prolungato sequestro dell’area e dal maltempo” ha dichiarato Guido Porta, presidente di FuoriMuro.
[hidepost]Nonostante gli impegni assunti dalle Istituzioni preposte, l’Impresa Ferroviaria genovese continua tuttavia a denunciare un calo significativo del proprio fatturato e auspica si faccia il possibile affinché vengano accelerati i tempi di riattivazione della linea: “Qualora le condizioni meteorologiche lo permettessero, poter anticipare anche solo di qualche giorno la data di ripristino della circolazione aiuterebbe a limitare l’impatto negativo che tale situazione determina sul bilancio della nostra società” continua Porta.
FuoriMuro, impossibilitata dallo scorso 17 gennaio a svolgere i servizi di trasporto combinato tra la regione marsigliese e l’Emilia Romagna via Ventimiglia di prodotti energetici e casse mobili, ha comunque assicurato ai propri Clienti continuità nell’approvvigionamento grazie al transito alternativo attraverso la Svizzera (Basilea) per quanto concerne i primi trasporti e, successivamente, attraverso la Francia (Modane).
Tale risultato – raggiunto grazie alle collaborazioni in essere con altre imprese ferroviarie – testimonia la reattività e la flessibilità di FuoriMuro, nonché il suo completo impegno verso i clienti.
“Anche la soluzione individuata attualmente, tuttavia, è faticosamente sostenibile per i costi elevatissimi che comporta; per questo rinnovo il nostro appello affinché sia il più possibile anticipata la riapertura della linea” conclude Porta.

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Pubblicato il
22 Febbraio 2014

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