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Taranto punta sull’ortofrutticolo

Sergio Prete

TARANTO – Si è formalmente costituito C.I.A.O. Italia, (Consorzio Internazionale Agro-Ortofrutticolo- Italia), consorzio cooperativo agricolo composto da organizzazioni di produttori di Puglia, Basilicata e Calabria operanti nel settore ortofrutticolo. Il consorzio, che ha la propria sede legale a Taranto, ha per scopo la valorizzazione e la commercializzazione delle produzioni agricole delle imprese socie e la tutela e sviluppo delle attività produttive.
Presidente del CdA è stato nominato Giorgio Mercuri, attuale presidente nazionale di Fedagri Confcooperative e di ACI agroalimentare.
Il successivo step sarà quello della costituzione, alla fine del corrente mese, di una società di commercializzazione con il partner internazionale. Nel frattempo sarà possibile ampliare la platea dei partecipanti (anche non ancora consorziatisi) al progetto.
[hidepost]Il risultato è stato possibile grazie all’azione propulsiva ed al coordinamento dell’Autorità portuale di Taranto che, sin dallo scorso anno, dopo aver sottoscritto un protocollo d’intesa con uno dei maggiori operatori europei del settore, ha promosso l’aggregazione dei produttori ortofrutticoli di Puglia, Basilicata e Calabria.
Il ruolo dell’AP di Taranto si colloca nell’ambito del più ampio progetto, denominato “Fresh Port”, finalizzato ad incoraggiare nuove forme di commercializzazione e distribuzione del “fresco” anche attraverso lo scalo jonico che si accinge a dotarsi di strutture e sistemi specializzati per i traffici di import/export di prodotti refrigerati, deperibili e non.
L’iniziativa, supportata dall’ambasciata dei Paesi Bassi e dal console dei Paesi Bassi di Puglia, Basilicata e Molise, nel suo complesso ha visto sin dal suo incipit il supporto della Regione Puglia, della Regione Basilicata e del Comune di Taranto. Inoltre, decisivo è stato il ruolo della Provincia di Matera ai fini del coinvolgimento delle Aziende Lucane: con la richiesta di sottoscrizione di apposito protocollo di intesa con l’AP di Taranto, infatti, la Provincia di Matera ha voluto individuare formalmente lo scalo jonico quale gate anche per l’esportazione dei propri prodotti agroalimentari sui mercati internazionali.
La realizzazione di un progetto di questo tipo è prevista nella mission istituzionale dell’AP nella quale è compresa la promozione dello sviluppo della competitività dei comparti produttivi dei territori limitrofi attraverso l’implementazione di un sistema logistico-distributivo che ottimizzi la connessione con le maggiori direttrici nazionali ed internazionali.
L’implementazione di tale progettualità, contribuirà, infatti, alla diversificazione dei traffici marittimi del porto di Taranto nonché ad intercettare sul territorio una parte della ricchezza generata dalla catena dei processi di produzione e scambio con ricadute positive sia sull’economia locale sia sulla attrattività del porto stesso.

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Pubblicato il
12 Luglio 2014

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