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Sulla pesa dei contenitori all’export le iniziative di Fedespedi e terminal

Si spera ancora in aggiustamenti con la circolare “tecnica” prevista a fine mese: ma intanto in numerosi scali ci si sta attrezzando con pese “a raso” e sistemi telematici per indirizzare i Tir

Roberto Alberti

ROMA – La pesatura dei contenitori, imposta dal 1º luglio per normativa internazionale Solas, continua ad essere al centro delle iniziative – ma anche del commento – nel mondo dei terminal. Il recente “decreto dirigenziale” del Comando delle Capitanerie di porto ha messo alcuni punti fermi per l’Italia, stabilendo tra l’altro un regime transitorio fino al luglio del 2017 nel corso del quale “potranno essere utilizzati anche strumenti di pesa diversi da quelli regolamentari”. Ma gli operatori non sembrano accontentarsi e sperano – così è stato ribadito anche nelle ultime ore – che la Circolare Tecnica promessa dallo stesso comando generale delle Capitanerie entro la fine del mese allarghi il ventaglio delle possibilità, consentendo in particolare l’uso di pese non solo a raso com’è oggi strettamente deciso in Italia, ma anche quelle applicate alle gru, per esempio, come stanno deliberando in altri paesi UE.
[hidepost]Il problema di fondo rimane quello di gravare il meno possibile sui costi, per non perdere ulteriore competitività rispetto a scali non nazionali.
In attesa dei chiarimenti, il presidente di Fedespedi Roberto Alberti è impegnato in un tour des forces proprio per arrivare a risultati che non penalizzino il sistema Italia rispetto ai concorrenti europei. Una linea d’azione potrebbe essere quella messa a punto da Spediporto Genova, che ha deciso di acquistare alcune pese a raso da posizionare su apposita area, dove far convergere tutti i Teu prima della spedizione. Con l’Authority genovese si sta mettendo a punto anche un sistema telematico che indicherà ai camionisti in arrivo dove sono disponibili (e libere) le pese, per ridurre il congestionamento dei mezzi.
Anche i più importanti terminal si stanno organizzando. Così Contship a La Spezia, così il VTE, così Savona. A Livorno risulta che alcuni operatori si stiano attrezzando con una o più pese all’interporto di Guasticce, ma anche che sia il TDT che il terminal Lorenzini stiano lavorando insieme per attrezzarsi in modo da “coprire” le esigenze degli eventuali tir in arrivo senza pesatura. Una circolare di Assiterminal in data di tre giorni fa (18 maggio) ha ulteriormente chiarito che sono ancora in corso incontri con le Capitanerie per la Circolare Tecnica mentre sembra ormai confermato al 3% (in più o meno) il margine di errore ammesso.

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Pubblicato il
21 Maggio 2016

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