Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Prodotti italiani nulla osta in Kurdistan

Una nuova filiera del business – L’importanza della certificazione per le facilitazioni doganali

MILANO – Rendere semplice e “scorrevole” il dialogo fra i produttori di un paese e i consumatori di un altro Stato agevolando, attraverso la certificazione, la comprensione preventiva di tradizioni, usi, costumi e fluidificando per effetto indotto immediato l’interscambio commerciale.
[hidepost]Questa la ricetta alla radice del successo che Bureau Veritas sta riscuotendo anche nei paesi dell’area mediorientale e di cultura islamica, fornendo direttamente ai governi, la chiave e la garanzia preventiva che tutti i prodotti importati (e nel caso specifico realizzati in Italia) rispondano in termini di conformità alle prescrizioni del paese di destinazione finale.
E’ in questa nuova filiera di business, possibile e realizzabile solo per soggetti certificatori che dispongano di una copertura globale dei mercati mondiali, che Bureau Veritas Italia ha celebrato nei giorni scorsi (alla presenza significativa in Italia di una delegazione guidata direttamente dal primo ministro Sherwan Asad Qadir e composta da Sabah Yousif Toma Almaleh, Head OF KSQCA e da Ayoub Sabir Hasan General Director of the ministry for administration and finance) la definizione dei lavori di certificazione per conto dello stato del Kurdistan.
Già impegnati per governi come quelli di Arabia Saudita, Iraq, Iran, Libano e Kuwait, in termini pratici gli addetti della divisione “government services” di Bureau Veritas verificano all’origine (in gran parte dei casi aiutando e affiancando direttamente le aziende produttrici italiane) che i prodotti destinati al Kurdistan, siano in linea con il “verification conformity program” e che quindi rispondano a tutti i requisiti fissati dalle autorità del Kurdistan. Lo stesso processo vale per gli imbarchi sulle navi o per i trasporti via terra. I prodotti italiani (e si tratta in gran parte prodotti per la casa e per la vita di tutti i giorni; dagli elettrodomestici, ai giocattoli, sino ai cosmetici e ai vetri per le auto) arrivano in Kurdistan dotati della certificazione Bureau Veritas e ottengono quindi una corsia preferenziale, anche doganale, per entrare nel mercato nazionale.
Se, da un lato, il gruppo di certificazione agisce da supporto per i produttori e per i trasportatori, dall’altro è partner di fiducia e al tempo stesso garante di affidabilità e rispondenza agli standard fissati per i consumatori del Kurdistan.

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Luglio 2016

Potrebbe interessarti

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio