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A La Spezia la “Community” contro APLS

LA SPEZIA – “No, perché inopportuna, avventata, sbagliata nel merito e nella forma, contraria alle indicazioni del ministero competente e fuori tempo massimo”.
[hidepost]Così la Community portuale di La Spezia giudica la decisione assunta dal Comitato della “decaduta” Autorità portuale di La Spezia di rinnovare anticipatamente, sino al 2019, la concessione a APLS Investimenti, società in house della stessa Autorità portuale (che ne controlla il 100% del capitale) e che gestisce il terminal crociere di La Spezia.
Secondo La Spezia Port Service questa decisione, sostenuta dal voto favorevole del Comune e della Provincia, è destinata, oltre che ad innescare una serie di ricorsi sulla sua legittimità, a creare una frattura insanabile nel tessuto economico portuale, configurando anche una inattesa alleanza fra Enti locali, alla probabile vigilia della nomina del nuovo presidente dell’Autorità di sistema portuale (La Spezia e Marina di Carrara) che si troverebbe automaticamente privato di gran parte del potere su un settore strategico come è quello delle crociere.
Nel ricordare come l’Autorità portuale controlli a maggioranza anche la società Discover (incaricata dell’attività di incoming e accoglienza dei passeggeri), La Spezia Port Service denuncia anche gli intrecci di cariche (in primis quella del presidente dell’Autorità portuale, Lorenzo Forcieri, contemporaneamente presidente della società APLS Investimenti alla quale è stata rinnovata la concessione) che vedono protagonisti componenti del Comitato portuale e consiglieri di amministrazione di APLS.
Alla luce di questi fatti La Spezia Port Service valuterà se presentare una segnalazione al ministero dei Trasporti e Infrastrutture che solo pochi giorni addietro aveva invitato i presidenti uscenti delle vecchie Autorità portuali a svolgere solo funzioni di ordinaria amministrazione.

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Pubblicato il
2 Novembre 2016

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