Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Il TDT anglo/franco/italiano

Luca Becce

GENOVA – Dicono che i nuovi azionisti di maggioranza di GIP – i fondi d’investimento anglo/francesi Infracapital/InfraVia – siano strapieni di liquidità. Così i 300 milioni che avrebbero pagato a Negri & C sarebbero solo l’inizio di una operazione che nei prossimi mesi vedrà piovere sui porti interessati cifre altrettanto significative. Perché – sempre da quello che si dice nei siti specializzati – in particolare InfraVia non sarebbe un fondo di soli investimenti, ma avrebbe una specializzazione nelle infrastrutture. In sostanza: non una mission classica di compro/baratto/vendo, ma una forte valorizzazione delle infrastrutture, con programmi anche a lungo termine.[hidepost]

Che vuol dire, in termini concreti, il nuovo assetto di GIP? Intanto va registrato che è nata, in parallelo alla sua vendita ai Fondi, una nuova GIP.0 (GIP punto zero) tra tutti i soci di GIP che hanno venduto, compreso Giulio Schenone che nella GIP dei fondi è il nuovo amministratore delegato. Cambiare tutto per non cambiare niente, alla Gattopardo? Troppo semplice: più ragionevole credere che GIP.0 si voglia tenere alcuni assett marginali ai programmi di GIP Infracapital/InfraVia, puntando solo su alcuni dei terminal della galassia ceduta. I 300 milioni messi in cassa, in fondo non sono noccioline da spendere nei regalini di Natale.

Nell’ottica livornese del TDT, ovvero del Terminal Darsena Toscana dove GIP ha una prevalenza azionaria assoluta, ci si aspettano a breve cambiamenti anche significativi. E’ stato ipotizzato – La Nazione di sabato scorso – che l’amministratore delegato del TDT e anche di Cilp Luca Becce dovrà probabilmente optare per il solo incarico nel terminal, lasciando Cilp a breve o brevissimo tempo. Perché non è realistico credere che con i nuovi azionisti, il TDT continui il suo tran-tran odierno. Becce tra l’altro è molto stimato a livello di gruppo, e la sua esperienza è da tempo allargata anche ad alcuni degli altri terminal non livornesi. Una curiosità: a Livorno TDT è in concorrenza con il terminal dirimpettaio di Lorenzini, oggi partecipato da MSC che ha abbandonato TDT mentre i Ceo della nuova GIP vantano una apprezzata collaborazione con MSC in altri porti. Vorrà dire qualcosa?

Torniamo a Becce. Marco Dalli, presidente di Cilp ed Enzo Raugei, presidente del TDT, presenteranno i nuovi assetti a breve in un’assemblea dei portuali. Non certo per chiedere pareri, i giochi sono fatti. Tanto che forse già la prossima settimana al posto di Becce in Cilp siederà l’ingegner Aldo Padova, esperto di traffici e di terminalismo ben conosciuto (ed apprezzato) dal gruppo Neri. Realistico pensare che in medio termine potrebbe anche cambiare la presidenza di TDT e tutto il gruppo di “governance”: fa parte dei giochi, nessun problema di uomini. Da capire invece quanto la GIP anglo/franco/italiana intenderà fare nel TDT come programmi: ammesso che le priorità non siano calata Bettolo e il VTE di prossima apertura alle grandi navi.

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
1 Marzo 2017
Ultima modifica
4 Marzo 2017 - ora: 10:45

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio