Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

È morto Benvenuto Vannucci il “papà” del Gruppo Vannucci

 

VIAREGGIO – Lutto nel modo dello shipping. Il presidente del Gruppo Vannucci, Benvenuto Vannucci, si è spento domenica scorsa a 68 anni.

Attivo nelle aziende di famiglia fino a poche settimane fa, è deceduto nella sua casa di Viareggio circondato dai familiari, dalla moglie, e dai figli.

Uomo colto, laureato in Scienze Politiche ed esperto di finanza, dai primi anni Settanta, prima insieme al padre Andrea e al fratello Carlandrea e poi con la sesta generazione della famiglia, era alla guida dell’omonimo gruppo aziendale operante nel settore dello shipping dal lontano 1825 e ben sei generazioni.

[hidepost]

Per lui una vita vissuta sul mare come riferimento indiscusso del Gruppo e dell’economia portuale cittadina.

La sua figura di armatore, agente marittimo, spedizioniere doganale e imprenditore in vari campi del settore marittimo, di cui molti ricordano le battaglie e il carattere forte, ha animato e segnato profondamente la vita economica-marittima del porto cittadino.

Negli anni Ottanta e Novanta ha avviato da Viareggio un importante traffico di merci varie con partenza via nave e ha contribuito fattivamente alla costruzione e allo sviluppo della darsena Viareggio dove ha caricato circa tremila navi in un ventennio con importanti ricadute occupazionali per la città.

Alla fine degli anni Novanta per la sua città ha invece riservato nuovi e fiorenti traffici turistici, quelli tanto per intenderci delle navi da crociera e degli yachts di capi di stato esteri, personaggi dello spettacolo e danarosi imprenditori che ogni anno visitano Viareggio e la Toscana grazie all’impegno delle aziende facenti capo al Gruppo Vannucci.

Una persona estremamente competente e cordiale, stimata e di parola – ricorda chi lo conosceva bene – per lui una stretta di mano era tutto. La sua anima era questa che si andava a conciliare con la volontà di essere sempre presente in mezzo alla gente.

Per lui non esisteva mediazione. Se una cosa era sbagliata, un comportamento scorretto, non valeva la pena di organizzare riunioni o confronti. Era sempre e comunque battaglia.

Le esequie, come da lui richiesto prima della morte, sono state celebrate lunedì in forma strettamente privata.

Siamo commossi e costernati. Se ne va un uomo particolare, un uomo che sapeva emozionare. Il suo impegno era tutto per il lavoro, le navi e la famiglia.

Tutti i collaboratori del Gruppo Vannucci, assieme ai figli Paolo e Andrea oggi al timone delle aziende di famiglia, sono fortemente motivati nel proseguire l’opera iniziata da Benvenuto Vannucci e il suo grande insegnamento e i suoi valori rimarranno l’impegno del Gruppo per il futuro.

[/hidepost]

Pubblicato il
25 Novembre 2017

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio