Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Vertenza Alp “conciliazione” e forzature

Nella foto: Luca Becce

LIVORNO – La vicenda Alp, a seguito del “pronunciamento” di alcuni iscritti, al successivo licenziamento e infine all’intervento dell’AdSP, registra oggi una nuova presa di posizione dell’AD di Alp dottor Luca Becce. Ecco la sua nota.

Leggo che da parte di Unicobas viene presentata la notizia della riassunzione di tre dei 5 dipendenti licenziati da Alp come il risultato della lotta sfociata nello sciopero del 6 luglio ultimo scorso.

Alp si era astenuta dal rendere pubblica la notizia della firma della conciliazione da parte dei tre dipendenti, avvenuta lo scorso venerdì 13 luglio, per non voler sottolineare esattamente l’opposto di quanto ora viene rappresentato dal sindacato Unicobas, l’evidenza del fallimento della loro iniziativa.

[hidepost]

Infatti la riassunzione dei tre dipendenti è avvenuta esattamente nei termini che Alp aveva offerto nel tentativo di conciliazione avvenuto in sede di AdSP il giorno 4 luglio e il testo che i tre dipendenti hanno sottoscritto è stato esattamente lo stesso sottoscritto il giorno 5 luglio dai primi due dipendenti, assistiti da altra sigla sindacale non aderente allo sciopero Unicobas.

Quindi lo sciopero del 6 non ha sortito effetto alcuno sulla disponibilità che l’azienda aveva già manifestato e che consisteva nella possibilità di un nuovo contratto di assunzione, a condizione della accettazione del licenziamento con il pieno riconoscimento della gravità del comportamento tenuto dai dipendenti.

Dispiace, peraltro senza sorprendere, che le cose vengano rappresentate da Unicobas in modo tanto distorto, per tentare di nascondere il fallimento di una iniziativa ingiustificata, lo sciopero del 6 luglio, perché basata su ricostruzioni dei fatti non veritiere, come riconosciuto dai 5 dipendenti con la sottoscrizione del testo della conciliazione. Ci vediamo costretti a questo intervento, che avremmo evitato, per amore della verità: l’evidenza dei fatti è più forte della demagogia e della propaganda.

Luca Becce

[/hidepost]

Pubblicato il
21 Luglio 2018

Potrebbe interessarti

Rigassificatori e logica

Prendiamola larga per un attimo: da Eraclito a Zenone, fino ad Aristotele, la logica è quella dottrina che chiarisce i meccanismi consequenziali. Se mi avete seguito nello sproloquio, converrete con me che il recente...

Leggi ancora

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio