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Partito a Genova coordinamento sull’emergenza

GENOVA – Il tavolo di coordinamento fra Autorità di Sistema Portuale, Agenzia delle Dogane, Confindustria, Spediporto, Assagenti e operatori della Port Community, istituito a seguito dell’evento del crollo del Ponte Morandi del 14 agosto scorso, ha studiato, in estrema urgenza, una serie di soluzioni per garantire la massima efficienza dei servizi portuali, senza contraccolpi per la clientela del porto e per la città.

Al tavolo di lavoro – riferisce Spediporto – guidato dal direttore interregionale dell’Agenzia delle Dogane per Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, Alessandro Aronica, tutte le componenti della Comunità Portuale genovese hanno ribadito la massima disponibilità a razionalizzare le proprie modalità operative per costruire un modello organizzativo in grado di far fronte alle criticità emergenti.

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Due i temi chiave: la connessione stradale fra porto e rete autostradale e l’efficienza del ciclo dei controlli.

L’Autorità di Sistema Portuale sta mettendo a punto un veloce riassetto della viabilità interna al porto, in grado di assicurare un collegamento ottimale dei terminal agli assi autostradali e l’interconnessione fra i bacini di Genova e Pra’, facilitando l’operatività e limitando l’impatto sul traffico urbano.

L’Agenzia delle Dogane è al lavoro per favorire il coordinamento fra gli attori del ciclo di controllo e per ottimizzare le procedure organizzative potenziando la connessione fra porto e magazzini doganali retro-portuali, migliorando la copertura del territorio e riducendo gli spostamenti di persone, merci e documentazione.

Gli uffici di Sanità Marittima, veterinari e fitopatologici si adopereranno per una semplificazione delle procedure e per garantire più ampie finestre temporali dei servizi di controllo, mentre i terminal, con il supporto di Confindustria, anticiperanno la comunicazione delle richieste e la messa a disposizione dei container, consentendo una migliore pianificazione e svolgimento dell’attività ispettiva.

Spediporto, oltre al costante lavoro di cerniera fra aziende ed istituzioni per focalizzare l’attenzione sulle esigenze della merce, mette a disposizione degli associati servizi navetta per il dispaccio congiunto della documentazione da trasmettere ai presidi di Genova e Pra’ e per il trasferimento dei campioni da sottoporre alle analisi veterinarie.

Attraverso questa collaborazione continua – conclude Spediporto – la comunità portuale di Genova assicura il massimo sforzo per risolvere ogni criticità ed è a disposizione della clientela per rispondere a qualsiasi esigenza operativa.

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La tragedia del Ponte Morandi – scrive Riccardo Fuochi del Propeller Milano – ha colpito Genova al cuore. La città ha pagato un enorme prezzo in termini di vite umane e gli operatori del Propeller Milano, che hanno nel porto di Genova il proprio sbocco naturale, sono solidali con il Cluster Marittimo e Logistico locale. Siamo sicuri che la comunità genovese reagirà con forza e determinazione e siamo pronti a fornire il nostro contributo per individuare le migliori soluzioni possibili per la tutela della competitività del primo porto italiano, snodo strategico per l’intera economia nazionale – Riccardo Fuochi, presidente del The International Propeller Club Port of Milan.

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Pubblicato il
29 Agosto 2018

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