Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Il gruppo Onorato alla scoperta degli idoli nella mostra Ligabue

Un bronzetto sardo rappresentante donna con bambino.

MILANO – Immagini, simulacri della divinità; mistero, devozione e magia si sono spesso intrecciati nelle figure tridimensionali antropomorfe che hanno contrappuntato la storia dell’umanità, segnando con marchi indelebili le differenziazioni fra civiltà, tradizioni, costumi. Su questo scenario circondato dai confini dell’infinito, il gruppo Onorato Armatori affianca da oggi il suo storico e inseparabile partner, il gruppo Ligabue sostenendo la mostra IDOLI – promossa dalla Fondazione Giancarlo Ligabue, presieduta da Inti Ligabue, e curata da Annie Caubet, conservatrice onoraria del Musée du Louvre: una mostra che è un viaggio nel tempo e nello spazio all’intuizione, più che alla scoperta, delle raffigurazioni del corpo umano create da artisti, o forse indirettamente dalle divinità, nel periodo compreso tra il 4000 e il 2000 a.C.

[hidepost]

Un progetto carico di fascino, esaltato dalla qualità delle scelte artistiche e storiche, che coinvolgerà emotivamente i visitatori che accorreranno a Venezia ad ammirare la mostra che ha aperto le porte sul mistero degli idoli a partire da sabato scorso.

La mostra propone reperti che provengono dalle più importanti collezioni private e pubbliche al mondo, alla ricerca di un filo conduttore che unisce tradizioni e storia dal lontano Occidente al lontano Oriente, dalla Penisola Iberica alla Valle dell’Indo, dalle porte dell’Atlantico fino ai remoti confini dell’Asia, in una delle fasi di grande transizione per l’umanità, quella in cui i villaggi del Neolitico si evolvono nelle società urbane dell’Età del Bronzo.

E per il Gruppo Onorato anche un richiamo importante alla terra, quella di Sardegna, cui è maggiormente legato: in esposizione anche una figura femminile geometrica, del Neolitico recente, proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.

[/hidepost]

Pubblicato il
19 Settembre 2018

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio