Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

PCS nazionale Livorno e Trieste sono critici

LIVORNO – Ma davvero la centralizzazione del PCS come da disposizioni centrali potrà migliorare il servizio? A metterlo in dubbio c’è una nota congiunta da Gloria Dari (Spedimar Livorno) e Stefano Visintin (ASPT-ASTRA Trieste). La direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in Gazzetta Ufficiale a maggio, ha presentato le linee guida “per omogeneizzare ed organizzare i sistemi Port Community System (PCS) da attuare attraverso la piattaforma logistica nazionale (PNL)”. Tradotto, vuol dire che “le Autorità di sistema portuale, entro il 30 settembre 2018, migrano i loro PCS nel private cloud della PLN presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti” che a sua volta li girerà al concessionario nazionale, ovvero la società Logistica Digitale, nuova denominazione della joint venture formata da DXC, FAI Service e Vitrociset. Il joint gestirà per vent’anni la Piattaforma Logistica Nazionale bandita da Uirnet. Tra un paio di settimane il PCS diventerà dunque unico in tutta Italia.

[hidepost]

Secondo Dari e Visintin i port community system sviluppati dalle due Autorità di sistema di Livorno e Trieste (il primo dall’AdSP, il secondo da Info.Era, controllata della società informatica Circle) sono più che adeguati, funzionano bene e specialmente sono calibrati sulle specificità organizzative e funzionali dei loro porti. E non pesano sull’utenza, essendo finanziati dai sistemi portuali.

Secondo il ministero invece si profilano nuovi aggravi per gli operatori. “Le tariffe per i servizi PCS PLN – scrive – saranno definite dal concessionario in accordo con le AdSP e gli operatori delle comunità portuali e validate da Uirnet, sentito il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”.

Gli spedizionieri di Livorno e Trieste propongono in alternativa l’adozione di “un sistema in cui segmenti di port community system locali, pensati per esigenze di sviluppo e peculiarità dei singoli scali, si integrino con le piattaforme digitali nazionali, andando come tessere d’un mosaico a comporre infine il SINAMOLO” (Sistema Nazionale di Monitoraggio della Logistica).

[/hidepost]

Pubblicato il
22 Settembre 2018

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio