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Rischi e opportunità Brexit l’analisi degli esperti ANRA

MILANO – Nel recente convegno organizzato da ANRA – l’associazione nazionale dei Risk Manager – sul tema caldissimo “Brexit: rischi e opportunità del divorzio del secolo” prestigiosi esperti internazionali del mondo imprenditoriale, economico, politico ed assicurativo hanno confrontato analisi e valutazioni sul sempre più complesso scenario attuale. “Il mercato del Regno Unito vale per l’Italia oltre 23,5 miliardi di Euro in esportazioni, troppi per permettersi di lasciare una decisione anche solo parzialmente al caso. Diventa fondamentale per le aziende italiane, dunque, un accurato lavoro di risk assesment, che dia loro tutti gli strumenti necessari per muoversi in questo terreno insidioso”, ha commentato Alessandro De Felice, presidente ANRA.

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Sul fronte italiano, per cercare di contenere l’inevitabile impatto di un No Deal, è stato da poco approvato il decreto Brexit, che prevede la possibilità per banche, assicurazioni e intermediari finanziari britannici di continuare a lavorare in Italia anche dopo un’eventuale Brexit senza accordo, ricreando in sostanza quello scenario di “uscita morbida” delineato inizialmente da Bruxelles, allo scopo di garantire una certa stabilità ed integrità del sistema finanziario.

All’incontro sono intervenuti personaggi di spicco come Ken O’Flaherty, vice capo missione dell’Ambasciata Britannica in Italia, che ha evidenziato fra gli aspetti più critici da considerare, come il Regno Unito abbia per l’Italia un ruolo fondamentale nell’accesso ai mercati globali dei capitali, nonché la necessità di mitigare i rischi anche per quanto riguarda la gestione dei dati personali. John Ludlow, chief executive officer AIRMIC (Associazione britannica dei risk e insurance manager) si è soffermato in particolare sull’impatto che un’uscita disordinata avrebbe su molte imprese nel Regno Unito. Concorde anche Andrea Goldstein, responsabile per le economie emergenti – Divisione degli Investimenti Internazionali OCSE – che ha ripercorso la storia delle relazioni tra il Regno Unito e l’Unione Europea, analizzando gli effetti di Brexit già visibili o prevedibili sulle imprese con un approfondimento su uno dei settori già più colpiti, quello dell’automotive. Mark Lowe, risk advisor e membro advisory board Pyramid Temi Group, ha sottolineato il generale malcontento delle imprese.

È intervenuta poi Ayleen Frete, regional practice leader London Allianz Multinational, che ha approfondito la prospettiva di un operatore assicurativo globale, spiegando come dovendo il settore assicurativo sottostare a molteplici regolamentazioni e rispondere a diverse authority sia stato fondamentale muoversi in fretta nell’interfacciarsi con tutti questi attori. In chiusura Barnaby Hinnigan, partner herbert smith freehills, affrontando gli aspetti legali e regolatori, ha sottolineato come sia importante ridurre al minimo l’impatto sui clienti dell’Area Economica Europea.

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Pubblicato il
10 Aprile 2019

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