Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Brindisi, l’ammiraglio difende la Marina “In Libia ci siamo. Il problema trafficanti”

BRINDISI – Si è svolta domenica a bordo di nave San Marco, nella base della Stazione navale della Marina Militare la cerimonia del cambio al comando della Terza Divisione Navale. Al contrammiraglio Flavio Biaggi, destinato all’incarico di comandante dell’Accademia Navale di Livorno, è subentrato il contrammiraglio Alberto Sodomaco, proveniente dal Comando operativo di vertice interforze, un organo strategico del sistema della difesa nazionale.

[hidepost]

Ha presenziato alla cerimonia, prendendo poi la parola, il comandante in capo della Squadra navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano, che dopo la parte formale dei saluti e dei ringraziamenti, ha pronunciato un veemente discorso – ha scritto la stampa locale – per difendere il ruolo ricoperto dalla Marina Militare italiana e dalle sue unità in acque libiche, in questi mesi di forti polemiche attorno alla gestione dei flussi migratori, partendo delle notizie comparse sugli organi di informazione.

La Marina Militare c’è – ha detto l’ammiraglio Marzano – con quattro unità, e sta lavorando per mettere sempre più in condizioni di operare la marina del governo libico, secondo gli accordi bilaterali vigenti, e per salvare vite umane. Ma la questione migranti non si può risolvere solo in mare. Bisogna agire alla radice, per fermare i trafficanti di essere umani, sostenendo e aiutando la Libia, ha sottolineato il comandante della Squadra navale italiana.

Gli essere umani che salgono su quei gommoni sono già naufraghi prima ancora di partire. Ecco perché bisogna intervenire dove operano i trafficanti di esseri umani, quelli che abbandonano nel Canale di Sicilia centinaia di uomini, donne e bambini su battelli pneumatici che hanno autonomia e condizioni di sicurezza ridottissime.

È questa la convinzione del comandante della Squadra navale, espressa con sincerità sul ponte della nave anfibia che ha partecipato a tante missioni umanitarie, partendo da Brindisi, assieme alle unità della stessa classe assegnate alla Terza Divisione Navale.

[/hidepost]

Pubblicato il
24 Luglio 2019

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio