Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Bertold Brecht e il paese degli eroi

LIVORNO – C’è anche chi ci fa sopra dello spirito: ma guarda, gli italiani sono diventati un popolo d’eroi, fino ad accettare persino di obbedire allo Stato! Però c’è poco da scherzare: a fronte di una minoranza di sciagurati, superficiali o cretini, la gente s’è chiusa in casa, evita di andarsene a spasso e ha riscoperto la solidarietà, il coraggio di aiutare gli altri e l’impegno sociale. Chi deve lavorare lavora. Pochi scappano. E così forse si abusa del termine “eroi”. Ma va bene così, mandando al diavolo quanto scriveva Bertold Brecht: “Beato il paese che non ha bisogno d’eroi”. Noi oggi invece ne abbiamo bisogno, fino a vantarcene se necessario.

[hidepost]

Scrivo queste poche righe a corredo della notizia, qui a fianco, che il gruppo armatoriale MSC ha messo a disposizione la nave “Splendid” come ospedale per la quarantena degli ammalati di Covid. Un ottimo esempio: che in tempi di blocco totale delle crociere potrebbe forse essere adottato anche in altri porti, dove maggiore è il bisogno per la saturazione degli ospedali. Costa, ma cos’è che non costa sacrifici di questi tempi?

Altro esempio importante: alla disperata chiamata dello Stato per reperire trecento medici da inviare in prima linea, hanno risposto in ottomila. Forse meno evidente al grosso pubblico ma altrettanto generoso è l’impegno degli autotrasportatori, dei marittimi, dei portuali, degli equipaggi dei rimorchiatori e delle pilotine, nelle agenzie e nelle case di spedizioni. Ne seguiamo tutti i giorni il lavoro, come quello delle forze dell’ordine in cielo, in terra e in mare. Sono a rischio come chi si ammazza senza orari negli ospedali e nella catena della Protezione Civile.

Brecht ci perdonerà: ma oggi abbiamo tutti bisogno di eroi. E se necessario, di respingere la paura e diventare noi stessi eroi.

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
25 Marzo 2020

Potrebbe interessarti

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Nautica e navigatori al Salone di Genova

Passata la festa, diceva un vecchio proverbio un po’ blasfemo, gabbato lo Santo. Passato il Salone Nautico di Genova, appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, sono state tirate le somme: ufficialmente, la nautica italiana...

Editoriale
- ANTONIO FULVI
Leggi ancora

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio