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La crisi e i modelli secondo il Pci

LIVORNO – La crisi economica, conseguenza della pandemia di Covid ma non solo, morde duramente anche nel livornese. L’ultima colpita è la Londi, sulla quale ci è giunta la seguente nota da parte della segreteria provinciale del Pci.

“La situazione sta precipitando, la drammaticità del momento investe tutti e tutte. Una crisi economica sociale a cui nessun Governo riesce più a dare risposte efficaci è in atto e si prevedono scenari bui. La nostra provincia e la nostra città non sono esenti da tutto questo anzi ne sono coinvolte in pieno. Il contesto nel quale si trovano oggi i lavoratori della Londi a cui va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno dimostra ancora una volta di quanto sia grave la crisi occupazionale di Livorno.

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Non capiamo sinceramente come sia possibile continuare così con una perdita di posti di lavoro costante senza che ci sia una reale volontà di porre un freno alla desertificazione industriale da parte di chi governa questa città. Livorno non è un area a crisi complessa per una iattura ma per il malgoverno di tutti questi anni. Gli ammortizzatori sociali che sino ad oggi rappresentano una forma di aiuto importante, sono dei palliativi e dopo quando saranno finiti cosa succederà? Fotografare il contesto attuale non risolve niente, occorrono idee chiare e positive per esempio un forte intervento pubblico in economia, l’idea che il privato è bello e il pubblico no è fallita e sepolta lo si evince quotidianamente. Noi comunisti ribadiamo con forza la necessità di un nuovo progetto di società e per costruirlo è indispensabile che i lavoratori, gli studenti e tutti coloro che rappresentano gli strati popolari di questo nostro martoriato paese si mobilitino per cambiarlo”.

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Pubblicato il
13 Gennaio 2021

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