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Una “Hydrogen Valley” alle porte di Roma

ROMA – Nascerà nella periferia romana, con la migliore ricerca di settore, la prima Hydrogen Valley italiana. Lo scrive “Rinnovabili” sul suo sito web, sempre bene informato. Sarà una valle dell’idrogeno che si occuperà del vettore a 360 gradi per accorciare la distanza che attualmente separa le più promettenti innovazioni dalla produzione su grande scala. Il progetto porta la firma dell’agenzia nazionale Enea e sì è già aggiudicato un investimento di 14 milioni di euro da parte della Mission Innovation.

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L’attenzione nazionale e mondiale sull’idrogeno – scrive ancora “Rinnovabili” – è rapidamente cresciuta negli ultimi anni, culminando in Europa con una serie di strategie governative dedicate. Ma tra gli obiettivi messi banco su nero dalla Commissione UE e dagli Stati membri, e l’attuale sviluppo del settore, vi è ancora una lunga strada da compiere. Un percorso fatto di collaborazione dialogo diretto, non solo fra i vari Paesi, ma anche tra il tessuto produttivo e il mondo accademico e della ricerca.

L’Hydrogen Valley italiana progettata dall’Enea si pone come luogo ideale per questa integrazione. L’obiettivo, spiega la stessa agenzia, è creare incubatore tecnologico che curi tutta la nascente filiera: dalla produzione alla distribuzione, dall’accumulo all’utilizzo. E che faccia “dialogare” tra loro università, istituti di ricerca, associazioni e imprese. Il luogo selezionato è il Centro ricerche Enea Casaccia, dove gli scienziati creeranno una serie di infrastrutture hi-tech per lo studio e la sperimentazione del vettore.

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Pubblicato il
17 Marzo 2021

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