Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Rapporto sulla struttura economica di Livorno e Grosseto province 2020

Riccardo Breda

LIVORNO – Nel corso della 19a Giornata dell’Economia sono stati presentati i dati economici del Rapporto sulla struttura delle province di Grosseto e Livorno elaborato dal Centro Studi e Servizi della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno.

Al termine del 2020, – dice il rapporto – la situazione mostra un tessuto imprenditoriale locale che sembra per adesso tenere numericamente l’impatto della crisi, ma animato da imprese con fatturati in calo, maggiormente indebitate rispetto all’immediato passato e con minore capacità di domandare lavoro, nel bel mezzo di una crisi fortemente asimmetrica con ricadute molto diverse fra i vari comparti. Sul futuro domina una grande incertezza generale aggravata dalle croniche carenze infrastrutturali.

Questo il quadro nel quale anche i territori di Grosseto e Livorno affrontano il percorso di ricostruzione nazionale del PNRR: connettere le energie vitali del Paese che operano nelle amministrazioni centrali e locali, nelle aziende tecnologiche e nei territori attorno agli obiettivi e agli interventi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è una grande sfida, un’impresa collettiva a cui tutti sono chiamati e richiede una profonda rivoluzione del government e una Pubblica Amministrazione in grado di favorire un “moto circolare dell’innovazione”.

“Per quanto ci riguarda, come sistema camerale – commenta il presidente Riccardo Breda – ci siamo, anzi ci siamo sempre stati: lo affermo con la convinzione che nasce dalle nostre performance quotidiane, da quella leadership tra le P.A. che le camere di commercio hanno conquistato nel campo della digitalizzazione. Confermo quindi oggi la volontà e l’impegno a partecipare a pieno titolo alla più grande sfida dopo quella della ricostruzione postbellica, ma non posso evitare, come rappresentante locale del mondo delle imprese e del lavoro, di sottolineare che la costa toscana ed in particolare le province di Grosseto e Livorno continuano a scontare storici ritardi infrastrutturali e che nemmeno il PNRR sembra riconoscere come meritevoli di attenzione e di intervento specifico. Ritardi e carenze che bloccano ogni ipotesi di sviluppo, demotivano il tessuto imprenditoriale, mortificano i lavoratori, allontano definitivamente i giovani.”

Certo l’estate del 2020, grazie ad un turismo di prossimità sorprendente nei numeri, ha fornito linfa vitale ad un sistema stressato consentendo di contenere molto meglio di altri territori le ricadute negative. Altrettanto soddisfacente risulta, tutto sommato, la tenuta del mondo agricolo e la conferma di una certa ripresa delle imprese della calce e del cemento supportate anche dai benefici sostegni normativi, come il bonus facciate al “110%”.

“Ma non è una rassicurazione per il futuro – prosegue Breda – La costa toscana da decenni soffre un gap infrastrutturale rispetto alla toscana centrale che sembra dover perdurare. Per far ripartire l’economia non basta certo l’exploit di due mesi del turismo di prossimità, difficilmente tra l’altro ripetibile nel post covid, soprattutto per noi che partivamo da una situazione svantaggiata. Troppa incertezza per questo settore, così come per gli altri che hanno tenuto, figuriamoci per quelli in difficoltà: troppa incertezza in assoluto. Non ci abbagliano i confronti territoriali né tantomeno l’aver in parte retto il primo colpo di questa crisi senza precedenti. Per affrontare l’immediato futuro stavolta servirà ben altro che pacche sulle spalle e vuoti incoraggiamenti da parte degli ottimisti di comodo: servono interventi concreti in una nuova fase delicatissima per la nostra economia ed il nostro futuro.”

Pubblicato il
21 Luglio 2021

Potrebbe interessarti

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora