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SOS portuali per rilanciare Civitavecchia

CIVITAVECCHIA – Comincia con un giudizio urticante l’appello lanciato dalla Compagnia Portuali locale in appoggio alla richiesta di aiuto del presidente dell’AdSP Pino Musolino. “Dopo la sciagurata gestione dell’Ente del duo Di Majo-Macii – scrive Patrizio Scilipoti presidente dei portuali – finalmente nel nostro porto si respira un’aria nuova, di fiducia e prospettiva per il futuro. E l’inversione di tendenza positiva è ormai certificata”.

Scilipoti continua con il timore che “le grandi capacità che l’attuale presidente di AdSP, insieme al segretario generale Paolo Risso non siano sufficienti. Come non sono più sufficienti i sacrifici, dei lavoratori e delle imprese portuali, che da oltre un anno e mezzo stanno garantendo, nonostante l’utilizzo della cassa integrazione, servizi ottimali ai clienti”.

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Il carnet delle altre richieste al mondo politico romano: “Abbiamo necessità di vedere ultimate le varie infrastrutture stradali, tra cui la trasversale Civitavecchia-Orte, e le infrastrutture portuali non ancora realizzate ma previste nel Piano Regolatore Portuale, comprese quelle di ultimo miglio. Urgenti l’inserimento del nostro porto nella rete Core della TEN-T e la concreta attuazione della Zona Logistica Semplificata rafforzata.

Il mio è un appello accorato a tutte le Istituzioni preposte affinché non vengano resi vani i grandi sforzi dell’intero cluster portuale locale.

“Noi ci siamo, ma abbiamo bisogno che ci sia anche lo Stato.”

*

Colpisce, nel pur legittimo diritto alla critica, il duro giudizio sulla precedente gestione dei porti di Roma. Colpisce in particolare il quadro negativo sulla realtà attuale, che pure vanta l’essere home port di alcune delle più importanti compagnie ro/ro nazionali. È certo un buon segno il riconoscimento alla ritrovata e “certificata” fiducia. Sperando adesso che a Roma abbiano il richiesto occhio di riguardo ai porti di Roma.

A.F.

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Pubblicato il
4 Agosto 2021

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