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Il Tirolo “chiude” il sabato ai TIR

Thomas Baumgartner

ROMA – Non c’è pace per l’autotrasporto merci, vera e propria “costola” vitale della logistica. Due giorni fa il Governo del Tirolo ha deciso di estendere dalle 7 alle 15 i divieti di circolazione per i veicoli pesanti nelle giornate di sabato, nel periodo compreso tra il 5 febbraio e il 5 marzo prossimi.

Gli effetti pratici di una tale decisione – sottolinea una allarmata nota dell’associazione ANITA – che si aggiunge al divieto notturno, sono ben presto quantificati: nei prossimi fine settimana, la “finestra” per passare dall’Austria per raggiungere i mercati del Centro e Nord Europa o per rientrare in Italia, si restringe a sole due ore, dalle 5 alle 7 del mattino del sabato, per poi riaprirsi nuovamente il lunedì alle 5.

“Si tratta di una ennesima misura restrittiva del Governo tirolese che con la tutela dell’ambiente e la sicurezza stradale non ha nulla a che fare – commenta Thomas Baumgartner, presidente di ANITA – in quanto porterà inevitabilmente alla congestione del traffico stradale nelle due ore in cui è possibile circolare in quel tratto e il lunedì mattina, al termine dei divieti: situazioni che poi fanno scattare il sistema di dosaggio con colonne chilometriche nel territorio bavarese.”

“Non possiamo accettare in maniera passiva la presa di posizione del Governo tirolese – prosegue Baumgartner – sia per le problematiche sociali che genera per i nostri autisti, sia per i gravi danni che genera all’economia italiana. È giunto il momento per il nostro Governo di intervenire con urgenza e fermezza sulla Commissione Europea per porre fine a questa e a tutte le altre misure restrittive imposte in modo unilaterale dal Governo del Tirolo, contrarie al principio di libera circolazione delle merci nel territorio europeo”.

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Gli autotrasportatori per anni hanno investito nei più moderni automezzi dotati delle migliori tecnologie atte a ridurre l’inquinamento acustico e dell’aria. Il parco circolante per il trasporto merci sull’asse del Brennero è il più moderno d’Europa e ciò è dimostrato dal fatto che tutte le stazioni di rilevamento dell’inquinamento dell’aria posizionate lungo tale corridoio registrano emissioni sempre al di sotto dei livelli stabiliti dalle normative europee.

“Se nonostante questi sforzi e i risultati conseguiti, il Tirolo vuole comunque limitare l’interscambio di merce tra l’Italia e il Nord Europa su questo importante asse, deve essere chiaro che ciò va concordato con gli altri Stati dell’Unione Europea, che da queste restrizioni unilaterali vengono danneggiati, a differenza dei traffici di merce da e per il Tirolo, esentati dalle restrizioni” – conclude Baumgartner.

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Pubblicato il
5 Febbraio 2022

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