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Concessioni, il maxi-aumento

Edoardo Rixi

ROMA – I canoni demaniali aumentano del 2⃣5⃣% e la stangata non è rinviabile, malgrado un tentativo di emendamento presentato in parlamento ma respinto dalla maggioranza. Il piatto piange – ha detto il viceministro 👤 Edoardo Rixi sul tema – e lo Stato ha bisogno di risorse. Poi per la promessa di una settimana fa, evidenziata anche dalla stampa specializzata.

🗣 “Proveremo a spalmare il pagamento degli aumenti nel tempo – ha detto Rixi – ma dobbiamo tener presente la situazione in tutti i comparti del demanio” – C’è stata anche un’altra promessa: 🗣 “Proveremo ad evitare che l’aumento annuo diventi automatico”.

Come a dire: c’è una spada di Damocle ulteriore sulla testa dei titolari di concessioni demaniali portuali: della serie che, in tempi d’inflazione e di guerra, non c’è limite al peggio.

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Per fortuna c’è anche il bicchiere mezzo pieno. Le associazioni dei terminalisti, Assoporti e il Ministero stanno confrontandosi su quale dovrà essere la nave di partenza dell’aumento (che non è stato ancora comunicato ai destinatari).

La richiesta è di far partire l’aumento dal canone minimo e non da quello complessivo dei vari “addendi”.

Sarebbe già un buon approccio in tempi difficili come gli attuali, dove armamento e terminassimo stanno facendo tutti gli sforzi per fronteggiare il calo dei traffici e l’inflazione.

A.F.

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Pubblicato il
8 Febbraio 2023
Ultima modifica
9 Febbraio 2023 - ora: 16:29

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