I “marina” come imprese turistiche

Luciano Serra

ROMA – Nell’Agenda sul web di Confitarma è apparsa in questi giorni l’intervista del presidente di Assonat Luciano Serra sul tema dei porti turistici e delle linee di sviluppo del settore. Confittarma Nautica e tutte le associazioni dei marina stanno puntando a un riconoscimento del settore come “strategico” per l’economia nazionale. Ecco quanto ha dichiarato Serra.

“Siamo partiti dagli scenari normativi e fiscali, dalla riconoscibilità del settore come imprese turistiche Made in Italy e nei mercati nazionali e internazionali, dalla transizione energetica e la digitalizzazione, fino alla necessità di costruire un network nazionale dei porti turistici. Abbiamo sottolineato che la portualità turistica italiana non può essere inclusa nella problematica delle concessioni balneari, che i porti turistici ottengono per atto formale con evidenze pubbliche, normativa che deve essere applicata anche agli approdi e ai punti di ormeggio, cioè a tutte le attività legate alla nautica turistica italiana. Altro punto è che il Governo faccia finalmente l’elenco delle imprese che rientrano nel turismo”.

“Ritengo che quello che avviene nel nostro settore sia paragonabile a quanto accade a livello più generale per l’Economia del Mare. Gradualmente il mare sta tornando al centro del dibattito pubblico, ma è necessario migliorare anche il nostro modo di raccontarlo. Iniziative, ad esempio, come quella di Maredì, che Confitarma ha promosso, possono contribuire in maniera importante in questa direzione. La portualità turistica, esattamente come l’Economia del Mare italiana in generale, deve essere percepita come sistema, a partire dal suo valore economico, sociale e culturale e per farlo dobbiamo parlare un linguaggio nuovo, appassionato e coinvolgente”.

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