Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

“Channeling the Green Deal for Venice”

Nella foto (da sx): Alessandra Grosso, Paolo Borchia, Rosanna Conte, Fulvio Lino Di Blasio, Paola Ghidoni, Stefano Verrecchia e Carlo Clini.

VENEZIA – È stato presentato a Bruxelles presso la sede della Regione del Veneto il progetto europeo “Channeling the Green Deal for Venice”, elaborato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. 

Scendendo più nel dettaglio il progetto, del valore totale di 1,7 milioni di euro e cofinanziato dal programma Connecting Europe Facility (CEF), affronta il problema della limitata accessibilità nautica dei porti di Venezia e Chioggia cercando soluzioni scientifiche e operative per incrementare l’operatività nel rispetto dei vincoli fisici, dell’equilibrio idrodinamico della laguna veneziana, del traffico acqueo locale e del sistema di dighe mobili MoSE. Queste specificità hanno infatti reso necessari nuovi studi propedeutici alla realizzazione di interventi gestionali ed infrastrutturali in grado di migliorare la navigabilità e la sostenibilità del canale Malamocco-Marghera e delle aree circostanti, per contribuire anche ad una più ampia decarbonizzazione dei trasporti. Condotti con un approccio estremamente innovativo, che integra per la prima volta modelli di simulazione idrodinamica e di navigazione in tempo reale, gli studi effettuati hanno fornito importanti elementi tecnico-scientifici, dimostrando come con alcuni interventi mirati sia possibile incrementare l’operatività portuale e la sicurezza della navigazione, ottenendo al contempo un minor impatto ambientale del traffico navale nell’area.  

“Grazie al metodo ricorsivo utilizzato, che prevede raccolta e analisi di dati storici meteo-marini, analisi del fondale lagunare, studio idrodinamico e simulazioni real time del transito delle navi, sono state individuate quelle soluzioni operative e infrastrutturali necessarie a rivitalizzare e rinaturalizzare la laguna centrale e, al contempo, a ridurre la manutenzione ordinaria del Canale Malamocco-Marghera. Fermare la dispersione dei sedimenti, tutelare le barene, implementare la sostenibilità ambientale: sono questi i traguardi che vogliamo tagliare nel prossimo futuro. Grazie alle soluzioni individuate siamo già in grado di sviluppare le attività portuali riducendo al minimo gli interventi manutentivi e al tempo stesso migliorando l’ambiente lagunare anche attraverso la creazione di barene” dichiara Fulvio Lino Di Blasio, presidente AdSP MAS.

Pubblicato il
12 Luglio 2023

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio