Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Con la “BW Singapore” ciao ciao Russia

ROMA – A Ravenna stanno scaldando i motori in attesa dell’arrivo della nave rigassificatrice “BW Singapore”, attualmente ai lavori di trasformazione e adattamento in un cantiere di Dubai. Insieme alle altre due unità simili, la ex “Golar Tundra” di Piombino e la “OLT Toscana” davanti a Livorno, la capacità di rigassificazione raggiungerà l’anno prossimo i 28 miliardi di metri cubi/anno, pari a quanto nel 2021 importavamo dalla Russia. Sarà circa il 50% del fabbisogno italiano, calcolato sulla base degli ultimi consumi: il resto arriva già dall’Algeria con i metanodotti e dagli altri paesi fornitori indipendenti.

Secondo il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, che nei giorni scorsi ha fatto visita a Ravenna per vedere i lavori di approntamento in terra e in mare – la nave sarà attraccata al “ragno”, cioè alla piattaforma ex petrolifera a circa 8 km dalla costa, già collegata a terra da una condotta sottomarina che è in fase di adattamento, con lavori anche al punto di arrivo a terra. Entrerà in servizio entro la prossima primavera per Snam, che l’ha acquistata due anni fa nel quadro del suo programma energetico. Avrà una capacità di rigassificazione di 5 miliardi di metri cubi/anno, quanto l’unità di Piombino.

*

Se a Ravenna aspettano tutti d’accordo il rigassificatore, e a Livorno si spera di rivedere entro l’autunno la “OLT Toscana” che è ai lavori straordinari a Marsiglia per il sistema di ancoraggio, a Piombino  c’è ormai contesa aperta sul rigassificatore a banchina, che sembra destinato -per le iniziali proteste dei soliti comitati NIMBY poggiati però anche dal sindaco – a migrare in Liguria, dove lo accoglieranno con la consueta intelligenza operativa ligure. Pare che intanto a Piombino si stiano facendo tentativi – tardivi, ma comunque in atto – per tenersi la nave, che alla prova dei fatti non ha creato soverchi problemi ed anzi ha dato lavoro e prospettive. Il tutto abbastanza sottotraccia, ma facendo leva sugli imponenti lavori di collegamento alla rete nazionale che furono fatti a servizio della nave: e che secondo qualche bello spirito della Regione Toscana potranno essere convertiti in un punto di rifornimento di GNL alle navi traghetto per l’Elba. La polemica è in corso, dopo l’estate la decisione.

Pubblicato il
20 Luglio 2024
Ultima modifica
22 Luglio 2024 - ora: 11:31

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio