Bari, l’Authority punta sul molo San Cataldo per dare spazi alla nautica
Previsti lavori per la sede della Guardia Costiera
BARI. Cambierà la fisionomia del molo San Cataldo nel porto di Bari: l’Authority pugliese vuol realizzare nuove opere di banchinamento che arriveranno a interessare «una superficie complessiva di circa 33mila metri quadri» in ampliamento di tale infrastruttura portuale dove è già presente la sede della Guardia Costiera. Dal quartier generale dell’ente portuale si annuncia che «l’opera sarà avviata entro la fine del 2025». Il commissario straordinario ammiraglio Vincenzo Leone insiste sul fatto che si tratta di «un intervento strategico, in grado di coniugare efficacia logistica, sostenibilità ambientale e potenziale valorizzazione turistica dell’intero scalo portuale».
In concreto, si tratta di mettere insieme due aspetti, riqualificando sotto il profilo funzionale «un ambito portuale attualmente sottoutilizzato», con il duplice obiettivo di potenziare le infrastrutture. Da un lato, la realizzazione di banchine e piazzali al servizio della Guardia Costiera (alla radice del molo in questione, accanto alle aree che la Capitaneria già occupa con la propria sede logistica). Dall’altro, la costruzione di «un bacino da destinare alla nautica da diporto»: è un settore in forte espansione – viene messo in evidenza – e nell’ultimo anno, secondo Confindustria Nautica, ha registrato «una crescita a doppia cifra nella domanda di posti barca, in particolare per yacht dai 12 ai 24 metri e oltre». È da aggiungere che si prevede l’approfondimento dei fondali, fino a raggiungere una profondità di 7 metri escavando sedimenti per un volume complessivo di 88mila metri cubi.
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha pubblicato il bando di gara d’appalto integrato per «l’affidamento dei servizi tecnici attinenti all’ingegneria e all’architettura relativi alla progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di potenziamento delle infrastrutture asservite alla sede logistica del Corpo delle Capitanerie di Porto. Realizzazione di nuove banchine in ampliamento del molo San Cataldo, nel porto di Bari».
Sul molo San Cataldo – viene fatto rilevare – verranno realizzati tre nuovi punti di ormeggio, per la lunghezza di circa 400 metri; le superfici restanti saranno destinate sia alla Guardia Costiera sia all’approdo turistico.

L’ammiraglio Vincenzo Leone, commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (che ha la sede a Bari)
«L’opera è stata concepita con una visione integrata e sostenibile», dice il commissario Vincenzo Leone mettendo l’accento sul doppio scopo dell’appalto: «Non solo migliorerà significativamente la capacità operativa della Guardia Costiera, garantendo infrastrutture moderne, ecocompatibili e funzionali, ma darà anche un impulso decisivo al comparto della nautica da diporto degli yacht di grandi dimensioni, un settore in costante crescita che necessita di ormeggi sicuri, fondali adeguati e servizi evoluti».
L’ammiraglio Leone ricorda che l’intervento prende le mosse da «un progetto avviato nel 2019 dal presidente Ugo Patroni Griffi, che ha anticipato quanto poi previsto dal regolamento europeo relativamente all’utilizzo “dual use”, civile e militare, delle infrastrutture portuali».
Si tratta di un intervento da 39 milioni di euro, gran parte dei quali (36) avranno copertura finanziaria da parte del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto («nell’ambito dei fondi di investimento ricadenti nella missione ordine pubblico e sicurezza, per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza delle attività di controllo e sicurezza»). Quanto ai rimanenti tre milioni, arrivano dai fondi propri dell’istituzione portuale. La presentazione delle offerte deve avvenire entro le ore 12 del 18 luglio prossimo, l’apertura delle offerte avverrà il 21 luglio. Tutti i dettagli sono pubblicati sul sito dell’Ente (qui il link).