Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
IL PRIMO ROUND

Livorno: riorganizzare il lavoro in porto, si inizia a discuterne

Il primo faccia a faccia fra Gariglio e i dirigenti sindacali

I dirigenti sindacali all’incontro con il commissario Davide Gariglio e il dirigente Fabrizio Marilli a Palazzo Rosciano

LIVORNO. «Avremo come faro guida la legge 84/94, ci occuperemo di salvaguardare la qualità del lavoro in porto». Lo ha detto il commissario straordinario dell’ Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Davide Gariglio, nel suo primo faccia a faccia con le rappresentanze sindacali di categoria e quelle confederali.

Di cosa si è parlato? Secondo quanto viene riferito, i temi che i dirigenti sindacali mettono sul tavolo sono tanti, e innanzitutto hanno a che vedere con la riconfigurazione dell’agenzia per il lavoro in porto (l’art.17 dello scalo labronico per il quale andrà preparato un nuovo bando di gara in vista della scadenza dell’autorizzazione): si tratta di una questione che Gariglio considera «complessa» e tale da richiedere «una interlocuzione con la struttura ministeriale per iniziare a tracciare il percorso».

In realtà, il menù è ancor più rilevante: l’identikit dell’organizzazione del lavoro in porto. Sullo sfondo di tutto – si afferma da Palazzo Rosciano  – c’è «la revisione del modello operativo, che negli auspici dell’ente portuale dovrebbe guardare al riordino complessivo del lavoro portuale, in direzione di un pieno efficientamento del sistema».

Per discuterne i sindacati hanno chiesto una «tempestiva convocazione dell’ Organismo di Partenariato». L’Authority si è detta «pronta a convocarlo già per fine luglio». Beninteso, anche  in questa fase complicata, dice Gariglio, «i sindacati saranno interlocutori essenziali di questa amministrazione: con loro ci confronteremo costantemente su tutti i temi sfidanti che dovremo affrontare».

Il numero uno del porto torna sul suo mantra: “fare squadra”. Lo dice anche stavolta: «Bisogna fare squadra per aggiustare le storture  del modello di organizzazione del lavoro in porto». E dopo aver dato disponibilità sull’Organismo di  Partenariato, rincara: «Gli obiettivi da raggiungere sono condivisi e hanno a che fare con il pieno recupero dell’efficienza produttiva del nostro sistema portuale».

Il neo-commissario, insediato da neanche dieci giorni, ha annunciato che «presto» andrà in porto per «toccare con mano la realtà». Lo dice così: «Per conoscere da vicino il porto bisogna stare con gli scarponi sul terreno e presto verrò in banchina per parlare con tutti».

Pubblicato il
23 Giugno 2025

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio