Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
CONFINDUSTRIA

Metinvest-Danieli a Piombino, finalmente si reindustrializza

Piero Neri: «Ora è indispensabile il completamento delle infrastrutture»

Acciaierie di Piombino

LIVORNO. «Finalmente una risposta che ben quattro ministeri, la Regione Toscana ed il Comune di Piombino ritengono concreta, vera e affidabile. Dopo lunghi anni di incertezze è possibile tornare ad avere una prospettiva dell’avvio della reindustrializzazione di questa parte della costa toscana unitamente alla salvaguardia dei livelli occupazionali». Queste le parole con cui Piero Neri, presidente della delegazione di Livorno di Confindustria Toscana Centro e Costa, interviene per commentare l’accordo «definitivo e vincolante» sottoscritto «tra il gruppo ucraino Metinvest, uno dei più importanti in Europa, e Danieli, una multinazionale italiana che produce impianti per la siderurgia»: una intesa che «prevede un investimento da 2,5 miliardi di euro e la produzione fino a 2,7 milioni di tonnellate di acciaio all’anno».

«La reindustrializzazione – tiene a sottolineare il leader confindustriale livornese – è stato ed è uno degli obiettivi della nostra Confindustria: un “mantra” che oggi è indicato da molti come indispensabile e prioritario per il Paese e per l’Europa». A tal riguardo, Neri guarda al fatto che «sono trascorsi oltre dieci anni dalla dichiarazione del nostro territorio come area di crisi industriale complessa»: il fulcro di quella dichiarazione è stata proprio «la crisi della grande acciaieria di Piombino che è durata fino a questi giorni con cambi di proprietà e cambi di piani di impresa».

L’imprenditore Piero Neri guida la delegazione livornese di Confindustria Toscana Centro e Costa (che raggruppa le province di Livorno, Massa Carrara e Firenze)

Il presidente della delegazione labronica di Confindustria Toscana Centro e Costa segnala che l’intesa fra Metinvest e Danieli indica che «l’impianto sarà attivo dalla fine del 2028 e sarà a “a basso impatto ambientale e ad alta efficienza”». Aggiungendo poi: «Dall’inizio del 2026 la nuova società proporrà l’assunzione alle proprie dipendenze agli 800 lavoratori considerati in esubero dalla Jsw,  azienda che a sua volta è impegnata nel rilancio di una parte delle proprie attività ed al mantenimento di una quota di personale».

C’è un ulteriore aspetto che Neri mette in rilievo: «Ritengo che nell’accordo sia prevista l’accelerazione di dinamiche funzionali al sistema industriale del comprensorio. Mi riferisco in particolare al completamento delle infrastrutture portuali, viarie e ferroviarie, che anche in questi giorni Confindustria ha indicato come necessarie sia per la nuova acciaieria che per le attività industriali già insediate nel porto di Piombino».

Pubblicato il
24 Luglio 2025
Ultima modifica
27 Luglio 2025 - ora: 01:27

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio