Più tecnologia per meno emissioni: la ricetta delle crociere Msc
Risparmiate 50mila tonnellate di CO2, ok all’elettricità dalle banchine

Una delle navi da crociera dalla flotta Msc classe World
GINEVRA. Il risparmio di 50mila tonnellate di emissioni di CO2 «grazie all’utilizzo di strumenti di ottimizzazione a livello di flotta (OptiCruise e Oceanly Performance), che migliorano l’efficienza operativa in tempo reale e supportano la pianificazione degli itinerari». L’aumento dell’utilizzo della connessione alla rete elettrica da terra (“cold ironing”) così da non dover restare con i motori in moto anche durante la sosta nei porti per poter far funzionare gli apparati di bordo: sono passate «da 44 nel 2023 a 142 nel 2024» in 13 porti. A ciò si aggiunga che «tutte le nuove navi costruite dal 2017 sono già predisposte ed è in corso il processo di “retrofit” su tutta la flotta», senza dimenticare che la Divisione Crociere «resta impegnata a utilizzare il collegamento a terra ovunque esso sia disponibile».
Sono questi alcuni degli aspetti del “Rapporto di sostenibilità 2024” pubblicato della Divisione Crociere del gruppo Msc: con i marchi “Msc Crociere” ed “Explora Journeys” le due flotte hanno trasportato «complessivamente 4,6 milioni di ospiti e hanno navigato su 341 itinerari in 90 paesi». Il gruppo ha confermato il proprio impegno a «raggiungere le zero emissioni nette di gas a effetto serra (Ghg) entro il 2050». Ma perché questo obiettivo non resti qualcosa di lontano, la compagnia ha predisposto qualcosa di simile a una tabella di marcia per avvicinarsi progressivamente al traguardo: stiamo parlando di «obiettivi intermedi di riduzione assoluta delle emissioni», tali da renderne dunque reali i benefici già cammin facendo. Il “piano di transizione energetica” è «verificato in modo indipendente» e «illustra in modo chiaro come l’azienda intenda raggiungere i propri obiettivi».
Il rapporto è alla sesta edizione e punta a mettere in evidenza – viene fatto rilevare – «i traguardi raggiunti in materia di innovazione ambientale, turismo responsabile e impatto sociale» con un «approccio integrato alla sostenibilità».
Viene riferito che nel 2024 sono state «oltre 4.500» le escursioni a terra («organizzate in 84 paesi»), tra queste figurano «284 “Protectours”, ovvero esperienze a basso impatto». Il report mette l’accento su:
- «investimenti continui in destinazioni come Ocean Cay, dove la tutela ambientale ha permesso alla fauna marina di tornare a crescere ed è in corso il ripristino della barriera corallina».
- la formazione sulla prevenzione delle collisioni con le balene «per 469 membri chiave dell’equipaggio»: è stata realizzata una collaborazione con l’organizzazione per la protezione marina Orca, per «approfondire la conoscenza delle specie di balene a rischio, imparare a identificarle e adottare misure per ridurre il rischio di impatto.

Explora Journeys è il marchio Msc per le crociere nella fascia di alta gamma
È stato messo l’accento anche sugli aspetti dell’ambiente di lavoro. Nel rapporto si indica che è aumentato il tasso di fidelizzazione dell’equipaggio: ha raggiunto l’89% (era all’83% l’anno precedente), e questo viene letto come la riprova dell’impegno aziendale «verso il coinvolgimento e lo sviluppo del personale». A tal riguardo, è indicata la creazione di un Comitato Consultivo per la Diversità e l’Inclusività: stiamo parlando di «una realtà che comprende oltre 140 nazionalità differenti» e del «forte impegno verso l’equità sul luogo di lavoro».
Quanto al futuro, la Divisione Crociere del gruppo Msc punta a «accelerare la transizione energetica globale» giocando queste carte:
- ampliamento delle soluzioni energetiche pulite;
- “retrofit” delle navi esistenti;
- promozione degli investimenti nelle infrastrutture portuali
- collaborazione con l’intero settore marittimo.
«Non esiste una soluzione unica per la decarbonizzazione. È un puzzle che risolviamo pezzo dopo pezzo: con nuove tecnologie, eccellenza operativa, solide collaborazioni e un impegno condiviso a procedere insieme», dice Pierfrancesco Vago, presidente esecutivo della Divisione Crociere del gruppo Msc: «In quanto azienda a conduzione familiare, – afferma – non ci limitiamo a far navigare le nostre navi solo per il presente, ma guardiamo già alle generazioni future. Le nostre unità sono, quindi, predisposte per l’uso flessibile dei combustibili, sono aperte a soluzioni innovative e vengono gestite da persone che condividono la nostra visione a lungo termine». Lo dice rivendicando che nel 2024 la Divisione Crociere ha confermato «il proprio impegno nel portare avanti una strategia di sostenibilità ambiziosa e trasparente, che coniuga tutela ambientale, responsabilità sociale e solidità economica».