Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti
PRIMA METÀ DEL 2025

In robusta crescita i traffici nei porti dell’Est Sicilia

Più 50,8% nelle rinfuse liquide, bene le crociere, ok il trasloco del terminal contenitori

Francesco Di Sarcina

CATANIA. Sorride il sistema portuale della Sicilia Orientale che raggruppa i porti di Augusta e di Catania più gli scali di Siracusa e di Pozzallo: i traffici sono cresciuti, anzi hanno fatto un balzo in avanti nella pima metà di quest’anno, visto che rispetto all’anno precedente «si registra un nitido più 50% di tonnellate di merci e un più 13% di rinfuse solide (merci allo stato solido, non imballate e trasportate in grandi quantità, come minerali, grano, carbone, cemento, sale, ecc.)».

A segnalarlo è l’Authority siciliana guidata da Francesco Di Sarcina, mettendo in rilievo che tutto questo è originato «grazie anche all’entrata nel sistema portuale del porto di Siracusa con la rada di S. Panagia»: il primo semestre di quest’anno vede un aumento consolidato dei volumi complessivi di merci rispetto al medesimo periodo del 2024 «pari al 50,8%», e ciò è «dovuto in larga parte al contributo fornito dallo scalo siracusano sulle tonnellate di rinfuse liquide», dato che Siracusa nel primo semestre scorso «ha contribuito per un totale di 6,7 milioni di tonnellate su un totale di 16,5 milioni di tonnellate di prodotti liquidi». Riguardo alle rinfuse solide, l’incremento nel semestre è «pari quasi al 14%»: lo si deve principalmente all’«incremento fornito dal porto di Pozzallo, che nei primi sei mesi del 2025 ha contato circa 265mila tonnellate di rinfuse solide, mentre Augusta è interessato da importanti lavori di riorganizzazione delle aree di banchina con allestimento di nuovi terminal».

Fin qui si è detto delle rinfuse, ma risulta in aumento anche il numero di croceristi: è «raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2024, grazie non solo all’ingresso dello scalo aretuseo, ma anche ad un più 35% sviluppato dallo scalo catanese».

Un discorso a sé merita il terminal contenitori: anche perché nel marzo dello scorso anno se ne è stabilito lo spostamento da Catania ad Augusta. L’istituzione portuale dell’Est Sicilia mette in evidenza «un confortante innalzamento dei numeri pari al 27,9%»: in questo caso giocano la loro parte anche i valori di Pozzallo che sono «in crescita attestandosi ormai a 5mila teu». Piccola per i grandi scali del Paese ma – viene fatto rilevare – «quantità di tutto rispetto per il piccolo scalo del Ragusano».

«Nonostante la presenza di numerosi cantieri, lavori di manutenzione straordinaria e opere in corso che chiaramente limitano gli spazi per le attività portuali, le cifre confermano un’ottima condizione di salute, frutto di una forte riorganizzazione che è stata data agli scali e di una sinergia tra gli stessi messa in campo grazie all’annessione sotto un unico ente di gestione»: queste le parole del presidente dell’Autorità di Sistema portuale della Sicilia orientale, Francesco Di Sarcina. «Questo – rincara – significa centralità negli scambi commerciali della rete portuale della Sicilia orientale che, nel panorama nazionale, offre ormai un significativo contributo al sistema Paese».

Pubblicato il
2 Settembre 2025

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio