I tre tasselli del puzzle che cambia volto al porto di Genova
Bettolo, Calata Olii Minerali e 9 binari: la trasformazione
GENOVA. L’uno è la riconfigurazione di Calata Olii Minerali: adesso accoglie in sicurezza navi cisterna fino a 130 metri e, potendo operare in contemporanea due accosti nave, raddoppia il potenziale del comparto delle rinfuse liquide. L’altro è il potenziamento del piazzale di Calata Bettolo: ora può lavorare carichi di alto tonnellaggio e contare su tecnologie avanzate di automazione nella movimentazione dei container (“con integrazione tra nave, banchina e collegamenti terrestri”). Il terzo riguarda la modernizzazione del parco ferroviario Bettolo-Rugna, già parzialmente operativo dal maggio scorso: con nove binari da 500 metri, gru transtainer ferrate ad alta efficienza e un innovativo sistema di traslazione locomotive, può lavorare fino a 20 coppie di treni al giorno e spalancare l’orizzonte a un incremento ulteriore con il completamento del Nodo di Genova Terzo Valico.
Questo tris di interventi-chiave nel porto di Genova sono stati completati nel corso delle ultime settimane: consentono di “rafforzare le capacità operative, la sicurezza e l’intermodalità del porto commerciale di Genova, con un investimento complessivo di oltre 20 milioni di euro”, come dice l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale sottolineando la prospettiva della “trasformazione in una piattaforma logistica integrata performante, con spazi operativi e connessioni terrestri, marittime e digitali capaci di supportare ogni tipologia di traffico rilevante per l’economia nazionale ed europea”.
Il completamento di numerose opere del “programma straordinario” – valore complessivo oltre 3,5 miliardi di euro – il sistema del Mar Ligure Occidentale si consolida come “piattaforma logistica integrata e proiettata verso i mercati globali”, dicono da Palazzo San Giorgio, sede dell’Authority all’ombra della Lanterna.
Queste le parole di Matteo Paroli, numero uno dell’ Authority genovese, che vede nel 2025 “un anno spartiacque”: è in vista il completamento di “numerose opere del programma straordinario che stanno ridisegnando il porto di Genova e proiettandone il futuro”. A suo giudizio, queste infrastrutture “non sono solo nuove dotazioni operative, ma un autentico salto di qualità per la portualità italiana, più efficiente, sostenibile e connessa ai grandi corridoi europei”. Aggiungendo poi che si tratta di “una trasformazione che si riflette direttamente sulla città e sui territori, generando nuove opportunità di lavoro, sviluppo economico e qualità della vita”. E questa – rincara – è la miglior conferma del porto come “motore di crescita condivisa e infrastruttura strategica non solo per il futuro dell’economia nazionale, ma anche per quella europea”.