Porto di Livorno, lunedì 29 nuovo sciopero per dire alt alla nave israeliana
Continua il presidio permanente di Usb. Le iniziative di lotta della Cgil

La protesta organizzata dall’Usb nel porto di Livorno contro i massacri a Gaza e contro il riarmo europeo
LIVORNO. Una domenica sotto il segno di giochi per bambini con doppio round di assemblee, cineforum, pranzo e cena tutti insieme al varco Zara per continuare il presidio organizzato dal sindacato di base per proseguire la lotta. Dopo la mobilitazione che lunedì 22 ha visto in azione, al fianco della Flotilla dalla parte dei palestinesi di Gaza, una ottantina di piazze in tutta Italia, a Livorno continua la protesta guidata da Usb che ha portato, anche in virtù della mediazione del prefetto Giancarlo Dionisi, a evitare l’attracco di una nave americana che i manifestanti hanno accusato di trasportare armi (invece nell’incontro in prefettura era stato detto che aveva a bordo materiale logistico).
Ma adesso la “temperatura” della lotta torna a salire in quanto, secondo quanto risulta ai promotori, dovrebbe attraccare lunedì 29 settembre nel porto di Livorno la nave portacontainer di una grossa compagnia israeliana che è già finita sabato a Genova nel mirino delle contestazioni del sindacato di base con sciopero per impedire la movimentazione delle merci.
Al pari di quanto avvenuto a Genova, a Livorno la rsu Usb di Alp – insieme alla segreteria Usb – si dichiara «pronta a dichiarare sciopero qualora anche i lavoratori dell’art. 17 dovessero essere avviati su quella nave». Il sindacato di base ha reso noto che nella giornata di domani, lunedì 29 settembre, dalle ore 18,30, il gruppo autonomo portuali, Ex Caserma Occupata, il collettivo Scuola di Carta e Azione Antifascista Livorno hanno convocato un presidio di solidarietà e di protesta presso la rotatoria davanti all’ingresso della Darsena Toscana e, segnalando che l’Usb sarà presente, «invita i propri iscritti ed iscritte a partecipare».
Nel frattempo scendono in campo anche i lavoratori e le lavoratrici del porto di Livorno che si riconoscono nella Filt Cgil di Livorno: incroceranno le braccia. Dice l’organizzazione di categoria Cgil che «tra i lavoratori portuali livornesi è emersa l’esigenza di astenersi da tutte quelle operazioni di sbarco/imbarco e stoccaggio riconducibili all’economia dello stato israeliano»: dunque, dal quartier generale Filt è stata «ufficialmente comunicata l’interruzione delle clausole di raffreddamento e l’indizione dello sciopero per tutte le operazioni portuali riferibili a quei traffici», a partire dalla giornata di lunedì 29 in cui è attesa la nave israeliana («dalle 7.30 concentramento del presidio presso il Varco Darsena Toscana»).
Da parte del sindacato Filt Cgil si mette l’accento sul fatto che, accanto alla Global Sumud Flotilla, è sorto un movimento internazionale pro-Gaza a «sostegno della più grande missione umanitaria non governativa della storia» e che questa mobilitazione dell’opinione pubblica sta svolgendo «l’importante ruolo di “equipaggio terrestre”».
E’ da segnalare altresì che stamani, lunedì 29, sindacato Flc Cgil ha messo in calendario una assemblea nazionle che riguarda chi lavora nella scuola, nelle università, negli enti di ricerca e negli istituti di alta formazione: dalle 8 alle 10 in diretta su Youtube con collegamenti con gli attivisti della Golbal Sumud Flotilla e con il sindacato palestinese dell’istruzione. Titolo: “Occhi su Gaza”.
Vale la pena di ricordare che la Cgil insieme all’Associazione culturale Livorno-Palestina ha organizzato nei giorni scorsi una mostra alla Bottega del Caffè di via Caprera 35 organizzata. dal titolo “Immagini dalla Palestina. Dalla nakba all’apartheid al genocidio”: è un evento a cura di Franco Marrucci (presidente Africa Academy Calcio e operatore umanitario per Amnesty International).
Bisogna aggiungere, infine, che la mobilitazione nata in casa Usb ha portato a Taranto a bloccare l’ingresso in porto di una petroliera che trasporta carburante destinato, secondo i promotori dell’iniziativa di lotta, all’aviazione militare israeliana.
DALL’ARCHIVIO/1: qui il link all’articolo della Gazzetta Marittima in cui si riferisce che non farà scalo nel porto di Livorno la nave americana che i manifestanti volevano bloccare ritenendola carica di armi